Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza: “Nuovi bandi per imprese e professionisti, CreOpportunità solo per gli amici. Pretendiamo criteri oggettivi per la valutazione dei progetti”. Di seguito la nota integrale.
In Regione Basilicata per un passo avanti se ne fanno dieci indietro. Pubblicati i bandi del pacchetto agevolazioni “Creopportunità” che potrebbero rappresentare un’ottima occasioni per imprenditori lucani, già destano un vespaio di polemiche. Il motivo: l’eccessiva discrezionalità nella valutazione dei criteri per l’attribuzione dei punteggi. Poiché la graduatoria è fino ad esaurimento dei fondi, è ovvio che sia fondamentale il punteggio raggiunto.
Abbiamo chiesto con una interrogazione urgente al Presidente della Giunta di modificare i bandi prevedendo esclusivamente criteri oggettivi in base ai quali attribuire i punti per ciascun progetto.
L’anno scorso, per bandi con le medesime finalità, l’Assessore Liberali aveva predisposto un metodo che si basava su criteri stringenti e non discrezionali.
Oggi, la Giunta torna sui suoi passi. Gli avvisi “START AND GO”, “GO AND GROW”; “START and GROW”, approvati con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 1223 del 26 ottobre 2016, prevedono il sostegno all’avvio ed allo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali nei settori dell’industria, della trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio, dell’artigianato, del turismo, della cultura, dell’intrattenimento, del sociale, nonché di incentivare le professioni.
La domande saranno valutate, nel merito, da una struttura di valutazione all’uopo nominata. Potranno essere attribuiti da un minimo di 10 punti ad un massimo di 30 punti sulla base di alcuni criteri generici: a) validità tecnica e finanziaria del progetto di impresa/programma di investimento; b) potenzialità dell’idea imprenditoriale sul mercato di riferimento; c) progetti con carattere di innovatività o creatività; d) progetto di investimento a basso impatto ambientale.
Ma come verranno attribuiti questi punti nell’ambito dei predetti criteri? Non ci sono parametri. Tutto è lasciato alla massima discrezionalità dei componenti della struttura. E indovinate chi ha la delega Politiche dello Sviluppo? Marcello Pittella, che, quindi, dal prossimo mese, potrà decidere chi sono gli imprenditori ed i professionisti lucani del futuro.
Siamo sprofondati in una monarchia accentratrice in cui se non sei un ‘clientes’ del potente di turno non puoi avere nulla. L’impresa e le professioni liberali, in Basilicata, sono soggette ai ‘favori’ di Pittella. Stanno cercando di uccidere un’economia.
Ci aspettiamo che tutti i soggetti interessati, Associazioni di categoria e Ordini professionali, facciano sentire la propria voce per tutelare i propri rappresentati e chiedano, come noi abbiamo già fatto, che la discrezionalità della politica e della burocrazia venga abolita, in un settore che non ha bisogno di ingerenze ma di utili strumenti per ripartire.
Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza
Confapi Matera, chiamata in causa dall’interrogazione del Consigliere Rosa sui bandi regionali per le nuove attività:
“Mai lesinato critiche alla Regione e sempre combattuto ingerenze della politica, ma questa volta coinvolgimento dal basso”. Di seguito la nota integrale.
Chiamata in causa dall’interrogazione del Consigliere regionale Gianni Rosa sui bandi della Regione Basilicata per le nuove attività, Confapi Matera “fa sentire la propria voce”, così come richiesto dall’esponente di Fratelli d’Italia, attraverso il direttore Franco Stella.
Senza volere alimentare polemiche, questa Associazione, per l’onestà intellettuale che la contraddistingue e che la ha portata a rappresentare oltre 600 imprese sul territorio, non ha mai lesinato critiche alla Regione ogni qual volta la politica ha tentato ingerenze o la burocrazia ha frenato l’attività imprenditoriale, come proprio a proposito dei bandi abbiamo lamentato i ritardi nell’emanazione.
Tuttavia – prosegue il direttore Stella – i nuovi Avvisi pubblici per le nuove attività, che abbiamo presentato lo scorso lunedì a Matera a oltre 150 persone, imprenditori e aspiranti imprenditori, sono stati condivisi con le associazioni imprenditoriali attraverso un coinvolgimento diretto e dal basso.
Ai tavoli ai quali ho partecipato personalmente, insieme a Sviluppo Basilicata, ai dirigenti del Dipartimento Politiche di Sviluppo e ai colleghi delle altre associazioni, ci siamo confrontati sui contenuti dei bandi, abbiamo mosso rilievi, fatto osservazioni, ottenuto delle modifiche, pur nella condivisione generale dell’impianto.
Del resto – conclude Franco Stella – Confapi Matera si è sempre dimostrata negli anni un soggetto autonomo proprio dalle ingerenze della politica e per questo spesso si è trovata da sola ad affrontare gli strali di chi aveva osato criticare, politici di maggioranza e opposizione, amministratori e dirigenti; ma questa volta abbiamo condiviso un percorso.
Non ci possono adesso chiamare in causa e strumentalizzare alla bisogna. Per noi vengono prima gli interessi delle imprese che rappresentiamo. Questa è la nostra voce; speriamo che anche gli altri facciano altrettanto.
Bandi “Crea Opportunità”, Confindustria Basilicata replica a Rosa (Fdi-An): “Piena condivisione con Regione Basilicata su contenuti e criteri di attribuzione punteggio”.
“Inappropriata e fuori luogo”: questo il commento di Confindustria Basilicata e del manifesto delle associazioni imprenditoriali Pensiamo Basilicata relativamente all’interrogazione presentata dal consigliere regionale Gianni Rosa, che paventa una “eccessiva discrezionalità nella valutazione dei criteri per l’attribuzione dei punteggi” in merito ai bandi pubblicati dalla Regione sul pacchetto agevolazioni “Crea Opportunità”.
I criteri fissati sono stati invece globalmente condivisi da tutto il sistema imprenditoriale lucano, visto che le associazioni datoriali sono state coinvolte e hanno preso parte ai tavoli di confronto con la Regione per la definizione sia dei contenuti dei bandi che dei criteri di attribuzione dei punteggi, così come regolarmente accade per gli avvisi pubblici che riguardano il mondo produttivo. Se ci fossero stati elementi di eccessiva discrezionalità e di scarsa trasparenza, Confindustria Basilicata e Pensiamo Basilicata sarebbero state le prime a chiedere le opportune modifiche.
Insieme agli altri partecipanti al tavolo di concertazione, le sigle associative hanno discusso, mosso rilievi e, in fase finale, condiviso pienamente l’impostazione dei bandi rivolti alle start up e alla piccole e medie imprese.