Maurizio Bolognetti, Segretario di radicali Lucani, Consigliere dell’Associazione Coscioni e Membro del Consiglio generale del Partito Radicale è ritornato questa mattina presso l’ingresso del tribunale in via Aldo Moro a Matera per affrontare il tema “Giunta Bennardi e del Palazzo di Giustizia di Matera. Questioni di opportunità e di incompatibilità nella città dei Sassi”.
Di seguito l’intervento di Maurizio Bolognetti, Segretario di radicali Lucani, Consigliere dell’Associazione Coscioni e Membro del Consiglio generale del Partito Radicale: “Era opportuno nominare tra gli assessori della Giunta Bennardi il fratello di un magistrato che presta servizio nel Palazzo di Giustizia di Matera? Io parlo di incompatibilità per quanto riguarda la presenza del dottor Salvatore Colella nella sede di Matera della Procura della Repubblica, mentre per quanto riguarda il fratello di Salvatore Colella nominato assessore della giunta Bennardi la questione che pongo è di opportunità. Era opportuno nominare tra gli assessori, in un ruolo importante e delicato, il fratello di un magistrato in servizio presso la Procura della Repubblica di Matera? Secondo me sarebbe stato preferibile evitare questa nomina. Non succederà, ma ipotizziamo che questa Procura della Repubblica si trovi nella condizione di indagare sull’Amministrazione Comunale, credo che si creerebbe una situazione di imbarazzo. Non è in discussione la legittimità della nomina di Arcangelo Colella, ma l’evidente inopportunità della stessa. Aggiungo che Arcangelo Colella, valente commercialista materano, nel maggio 2019, poco più di un anno fa, è stato nominato presidente del collegio sindacale e revisore legale e contabile dell’Asm su nomina dell’allora Ministro della Sanità Grillo. Sempre sul piano dell’opportunità Arcangelo Colella fa il revisore di Acquedotto Lucano, della Fondazione Sassi, di Semataf. Va benissimo, ma quando viene nominato revisore dell’Asm, la Procura della Repubblica di Matera, gioverà ricordarlo, era coinvolta, come lo è tutt’ora, in una indagine riguardante l’Asm. Questione di opportunità, appunto. Io dico che Arcangelo Colella avrebbe dovuto rifiutare questo incarico di assessore. Al sindaco Bennardi ribadisco l’inopportunità di questa nomina. Per quanto riguarda invece suo fratello, il magistrato Salvatore Colella, non volendone mettere in discussione né la terzietà, né la probità, direi che già dal 2012 il dottor Salvatore Colella avrebbe dovuto essere trasferito in un’altra sede non lucana. Nel 2012, gioverà ricordarlo, mentre il dr. Colella era in servizio presso il Palazzo di Giustizia di Potenza, la moglie, che di professione fa l’avvocato, si presentava alla porta del Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri e diceva di essere il difensore di un noto imprenditore del settore rifiuti, che in quel momento era stato indagato da alcuni colleghi del marito. Sulle questioni di incompatibilità che vado ponendo, suggerisco l’attenta lettura di una delibera del CSM emanata nel 2002, oltre che dell’ex articolo 18 dell’Ordinamento Giudiziario. Inoltre, Il dottor Colella mentre si occupava di vicende attinenti il mondo della sanità lucana, chiedeva al Csm di poter assumere la funzione di consulente del Ministro Savona; il Csm lo autorizzava. Nel curriculum pubblicato sul sito del Ministero, gioverà sottolinearlo, tra l’altro il dottor Colella non riferisce dell’assoluzione di alcune persone che aveva fatto arrestare. Io direi che c’è più di una ragione per chiedere il trasferimento ad altra sede del dottor Colella ove mai non dovesse chiederlo lui. Così come ci sono questioni di opportunità che avrebbero dovuto suggerire al sindaco Bennardi e al fratello del Procuratore di non assumere la carica di assessore al bilancio”.
Michele Capolupo
Nella foto Maurizio Bolognetti davanti al Tribunale di Matera (foto www.Sassilive.it)