Consigliera comunale Verri (M5s Pisticci) sollecita approvazione regolamento urbanistico. Di seguito la nota integrale.
Il Regolamento urbanistico del comune di Pisticci è ormai da due anni ostaggio di faide interne all’amministrazione. Nonostante le rassicurazioni ricevute sia dall’assessore al ramo che da una parte della maggioranza, in due anni di amministrazione Albano non abbiamo visto consumarsi l’unico ed ultimo step ad oggi necessario per l’adozione del Regolamento, la convocazione del consiglio comunale.
Una situazione già assurda, diventa oggi surreale: alla richiesta di convocazione del consiglio per l’adozione del regolamento urbanistico presentata qualche settimana fa dal gruppo consiliare di maggioranza del Pd, il Presidente del Consiglio comunale, sempre di maggioranza, risponde che non è possibile procedere in quanto vanno aggiornati gli elaborati tecnici di progetto, in conformità a quanto richiesto in sede di conferenza di pianificazione!Conferenza di pianificazione conclusasi ad agosto 2021.
Delle due l’una: o in questi due anni nessuno si è accorto di questa necessità, oppure manca una volontà politica unanime di approvare il Regolamento e ci si trincera dietro tatticismi, consumando l’ennesimo paradosso di una storia che si trascina ormai da oltre un decennio, tra incarichi conferiti, tolti, riassegnati, e una città che nel frattempo è stata in balia delle vicende politiche di tutti i colori.
In questo percorso tortuoso, l’unico punto fermo è stato messo nell’ultimo quinquennio amministrativo da quell’amministrazione pentastellata, tanto criticata per la sua inesperienza e presunta incapacità, che pure è riuscita ad ottenere dalla Regione Basilicata tutti i pareri necessari per chiudere la conferenza di pianificazione, mettendo in campo soluzioni concrete per le aree C di Marconia e per consentire a Pisticci un’edificazione rispettosa sia delle fragilitàche delle potenzialità del territorio. Ci saremmo aspettati che la nuova amministrazione, come ha saputo fare tesoro del notevole patrimonio di progettualità ereditato, sarebbe riuscita in un compito tecnicamente tanto agevole quale la predisposizione di un deliberato da portare in consiglio, portando a termine un risultato storico per la collettività. Invece assistiamo ad un atteggiamento attendista, intervallato da faide interne e generiche manifestazioni di intenti.
Questa situazione di stallo è diventata ormai intollerabile ele rassicurazioni non bastano più: se l’amministrazione continuerà in questa ingiustificabile inerzia sarò la prima a chiedere alla Regione di nominare un commissario ad acta che vigili sulla procedura, e mi auguro che l’iniziativa sia condivisa da tutti i consiglieri di minoranza. Pisticci merita di più.