Maratea, Consigliera regionale Araneo (M5s): “La perla ignorata dal generale Bardi e le sue truppe. Finite le passerelle politiche, strade chiuse”. Di seguito la nota integrale.
Nelle ultime ore, sollecitata dall’allarme rosso lanciato dalle operatrici e dagli operatori del comparto turistico, ho raggiunto Maratea, vanto della costa ovest di Basilicata, da tutti conosciuta come perla del Tirreno.
Ma cosa ne è di una perla se nessuno se ne cura, se questo centrodestra, ormai al governo da sei anni, si gira dall’altra parte, non esprimendo verbo né sulla necessità di mettere in sicurezza il porto né sul bisogno di trarre fuori dall’isolamento un’intera comunità ostaggio di una frana?
Da due anni a questa parte, infatti, i marateoti e i turisti che si riversano sulla nostra costa durante tutto l’anno, sono costretti a fare giri rocamboleschi per percorrere pochi chilometri e, oggi, addirittura, si vedono la strada statale 18 completamente sbarrata, chiusa.
A produrre questo disagio è stata una frana, gestita, nei due anni precedenti, con il mirabolante risultato di un senso unico alternato da un semaforo, fino a una certa ora. Oggi, invece, la strada è stata completamente chiusa. Nel mentre, con un importante finanziamento pubblico, è stato effettuato un monitoraggio ANAS, al fine di sorvegliare eventuali movimenti del costone. In più, sono stati annunciati due investimenti: uno da 5,5 milioni di euro per la costruzione di un bypass provvisorio e un altro da 60 milioni di euro per la costruzione di una galleria.
Prima ancora di procedere con i due impattanti lavori infrastrutturali, tuttavia, sarebbe opportuno, e lo chiederemo formalmente, conoscere i dati del monitoraggio ANAS. Solo una volta conosciuti questi esiti, si può deliberare la chiusura definitiva di una strada che, in ogni caso, deve essere accompagnata dalla definizione di un cronoprogramma preciso e dettagliato per la costruzione delle due nuove infrastrutture previste. Con lo sbarramento della ss18, infatti, la comunità e tutto il comparto turistico che ne muove l’economia vanno in profonda sofferenza: proprio per questo, è necessario definire con serietà e rigore la progettazione, ma soprattutto l’inizio e la fine dei lavori. Nulla ancora si conosce del destino della stagione turistica 2025/26, così come nulla è stato detto a proposito dell’allungamento dei tempi per il raggiungimento dell’ospedale di Lagonegro,
Un disagio economico, sociale e persino sanitario che chiede, urla un intervento tempestivo da parte della Regione.
Oltre alla ss18, un’altra criticità che affligge la viabilità di Maratea è quella relativa alla strada provinciale 3 (“Tirrena variante panoramica”): una strada che, ancora una volta, chiama in causa la Regione, a causa del dissesto idrogeologico che la interessa.
Stretta nella morsa di questo isolamento, con gli accessi chiusi sia della statale 18 che della provinciale 3, l’economia di Maratea rischia di subire un terzo colpo a causa dei mancati lavori di messa in sicurezza del porto. L’unico porto statale di Basilicata ― la cui peculiarità è costituita dal modello dei tetrapodi, così particolare da dar vita alla definizione del cosiddetto “sistema Maratea” ― necessita con urgenza di manutenzioni, per evitare di essere messo definitivamente sotto scacco dalle mareggiate che si prevedono. Prima che il sistema collassi, la Regione apra il dialogo con le imprese portuali e, soprattutto, metta immediatamente in sicurezza il molo nord del porto.
Questo governo di centrodestra non mostra alcuna visione, zero programmazione; così facendo, tuttavia, rischia di depauperare tutte le bellezze e le risorse lucane, che necessitano di cura e manutenzione. Se Bardi e la sua giunta non sono in grado di progettare il futuro della costa, che almeno si limitino a salvaguardare l’esistente, sottraendolo all’inesorabile declino.
Su tutto questo, dalla pubblicazione dei dati del monitoraggio ANAS fino alla manutenzione del porto, chiederemo formali spiegazioni agli assessori di riferimento e al presidente Bardi.