Consigliera Violetto (Forza Italia Matera): “La delocalizzazione dell’impianto di produzione di calcestruzzo di San Vito non può più attendere”. Di seguito la nota integrale.
In queste settimane l’amministrazione di Matera sta lavorando sul progetto di riqualificazione “Il Sistema delle Cave”, rientrante nel Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) per Matera 2019, da realizzarsi mediante Invitalia. L’area interessata è quella delle Cave settecentesche, che si trovano a ridosso dell’ingresso Nord di Matera, tra la SS7 Appia e la strada di San Vito.
Nelle Commissioni Consiliari è emerso che il progetto si presenta in qualche modo limitato, incompleto, poichè non può inglobare, da un lato, le cave illegittimamente occupate da una discarica-autodemolizione non autorizzata, dall’altro, l’area in cui ha sede l’impianto di produzione di calcestruzzo di proprietà di Italcementi.
Ritorna oggi, quindi, di particolare attualità un problema antico, che pure sembreva risolto: l’infelice localizzazione dell’impianto di calcestruzzi in località San Vito, che con la sua ingombrante presenza deturpa il principale ingresso alla Città. Nato in anni in cui quella zona non era particolamente attenzionata, la sua persistenza nel luogo in cui i visitatori scorgono le avvisaglie del paesaggio unico della Città non è compatibile con la vocazione turistica ormai acclarata del territorio. Ora si frappone anche alla più efficace riqualificazione e recupero del sistema delle cave di tufo settecentesche, che rappresentano un patrimonio identitario della cultura e della storia locale, oltre che archeologico.
Nel beve periodo in cui sono stata assessore all’Ambiente e al Patrimonio del Comune di Matera mi sono adoperata per trovare una soluzione a questo problema annoso, riscontrando notevole apertura e spirito di collaborazione nella governance di Italcementi che, anche nell’ottica di contribuire all’evento di Matera Capitale Europea della Cultura, nel dicembre 2017 presentò una richiesta di permesso di costruire per la delocalizzazione dell’impianto, che doveva essere trasferito in sito adiacente alla Cementeria, con conseguente bonifica e cessione gratuita dell’area di San Vito al Comune.
La richiesta di permesso di costruire, non immediatamente accolta, è stata finalmente recepita nel nuovo Regolamento Urbanistico, anche in considerazione della sostenibilità ambientale e della riduzione del traffico pesante che comporterebbe. Ne conseguie che oggi la delocalizzazione è certamente conforme allo strumento urbanistico e consentirebbe l’acquisizione al patrimonio comunale e la valorizzazione di un’area cruciale per la Città, proprio nel momento in cui stanno per partire i lavori sul Sistema delle Cave. Un’amministrazione lungimirante non si farebbe sfuggire la possibilità di una pianificazione unitaria ed armonizzata di tutta quella zona, che darebbe un volto nuovo, quasi monumentale, all’accesso principale alla Città. Cosa si aspetta, dunque, a riprendere in mano con vigore la questione e le iterlocuzioni con la società proprietaria, per finalizzare il tanto auspicato intervento? È tutto pronto, si proceda.