Consigliere Comunale Alba (PD Matera): “Stesura e presentazione del piano socio sanitario sia motivo di confronto tra i cittadini e l’amministrazione”
La prima stesura del piano socio-sanitario della città di Matera rappresenta un punto di snodo per la gestione dei servizi socio-assistenziali-sanitari.
Il piano socio-sanitario guarda allo sviluppo del nostro territorio, ai bisogni del nostri cittadini dal punto di vista sociale e sanitario.
E’ un piano regolatore dei servizi sociali e sanitari della nostra città.
Sicuramente un fatto importante, se pensiamo anche alla creazione del “Punto unico di Accesso” (PuA), alla integrazione dei servizi sociali, sanitari e assistenziali.
E’ fondamentale e necessario creare e realizzare nella nostra città un luogo fisico, dove ci sia la collaborazione tra il comparto sociale (offerto e gestito dal comune) e il comparto sanitario (offerto e gestito dall’azienda sanitaria materana).
L’intento deve essere quello di raccogliere e individuare i reali bisogni della persona e dare loro una adeguata risposta: una vera e propria presa in carico dei bisogni sociali e sanitari dei cittadini.
Dal consiglio comunale deve partire con forza la necessità di potenziare sempre di più il distretto territoriale socio-sanitario-assistenziale, della specialistica di base, di primo livello e di pronto intervento.
Bisogna consentire l’accesso ai servizi e alle prestazioni di qualsiasi tipo ai bisogni della persona.
Potenziare sempre di più il territorio per utilizzare in maniera adeguata l’ospedale e dedicarlo per le cure necessarie di ospedalizzazione e le acuzie.
Questo programma serve per definire il sistema tecnico operativo, di regia e di pianificazione dell’ufficio del piano sociale.
Dotarlo di autonomia funzionale individuando anche e soprattutto le risorse tecnologiche, le risorse umane, di formazione e finanziarie.
Nel piano sono previste 10 aree tematiche organizzate, ogni area, con schede e argomenti che dovranno essere in continuo e progressivo aggiornamento.
Una grande novità dovrà essere nel continuo dialogo nella stesura del piano attraverso la partecipazione dei soggetti che rappresentano i fruitori dei servizi.
Il Piano Sociale di Zona deve essere insieme agli altri strumenti di progettazione un modello di partecipazione, di consultazione e di concertazione.
E’ anche utile ricordare all’amministrazione che occorre potenziare i nostri uffici del servizio sociale affinchè si metta in moto una macchina che ci possa permettere di cogestire una serie di servizi per migliorare la vita dei tanti cittadini del nostro territorio.