Antonio Castellano, Capogruppo Consiliare di “Salandra nel Cuore” ha inviato una nota in cui fa il punto sulla “pesante insolvenza del Comune di Salandra in dipendenza di 2 Decreti ingiuntivi: oltre 1 milione e 600 mila euro per i lavori della discarica comunale e l’altro di circa 1 milione e 300 mila euro per la raccolta differenziata”, tema affrontato nel’ultima seduta del Consiglio Comunale di Salandra. Di seguito la nota integrale.
Oggetto: Sintesi Intervento in Consiglio Comunale di Salandra del 30.11.2023 in merito al 2° punto posto all’o.d.g. : “ Pesante insolvenza del Comune di Salandra in dipendenza di 2 Decreti Ingiuntivi: oltre € 1.600.000 per i lavori della discarica comunale e l’altro di circa € 1.300.000 per la raccolta differenziata.”
In merito a quanto in oggetto, riporto, in sintesi, l’intervento in cui viene delineata, a giudizio della minoranza “ Salandra nel Cuore “ la difficile e precaria situazione politico – amministrativa -finanziaria del Comune di Salandra. La proposta della minoranza, riportata al termine dell’intervento, messa ai voti, non è stata approvata con i voti contrari della maggioranza che governa il Comune.
Finalmente è stato inserito al 2° punto dell’o.d.g. l’argomento di cui all’oggetto, richiesto legittimamente il 23.10.2023 da parte della minoranza.
Pensavo che, dopo le richieste di informazione del consigliere Grillo, sarebbero stati forniti chiarimenti in questo Consiglio. Purtroppo, non ci sono stati. Avuta la parola, il capogruppo Antonio Castellano così, sinteticamente, si è espresso. In merito all’argomento, non ripercorrerò le lunghe tappe che hanno caratterizzato l’attività amministrativa di questi tre anni. Sono note a tutti. Cercherò di guardare al presente e al futuro e fare una proposta per cercare di uscire da questo tunnel oscuro in cui è stato condotto il Comune. Dagli atti, depositati, non completi, a disposizione dei consiglieri, ho potuto avere un quadro che di seguito espongo.
1) Decreto Ingiuntivo n. 301/2023 del 01.09.2023 di € 1.690.300 di Fibro Service Srl quale mandataria capogruppo dell’Associazione temporanea di impresa con la Semataf Srl, aggiudicataria per l’importo di € 2.483.892,48 oltre € 176.164,00 per oneri di sicurezza, dei lavori di copertura superficiale finale della discarica comunale ubicata in località “ Piano del Governo “ del Comune di Salandra. Ad oggi sono state già pagate somme ammontanti complessivamente ad € 1.160.535,85 per lavori effettuati all’incirca del 60%/70% di quelli appaltati. Orbene, facendo un semplice calcolo algebrico (( Appalto € 2.483.892,48 meno ( pagamenti effettuati € 1.160.535,85 più importo reclamato con D.I. € 1.690.300 ) € 2.850.835,85 = saldo negativo € 366.943,37)), rileviamo che senza aver completato i lavori appaltati le somme pagate più quelle reclamate con D.I. sono superiori all’importo dell’appalto. E’ evidente che non c’è corrispondenza con l’aggiudicazione in atti. E’ qui nascono spontanee delle domande: i lavori sono stati eseguiti in conformità dell’appalto e nel rispetto dell’Ordinanza n . 232300004 del 16.05.2023 della Regione Basilicata ? Stando al Decreto Ingiuntivo, le fatture richieste in pagamento e alla base del D.I. perché non sono state pagate nonostante i SAL sono stati certificati dal Direttore dei Lavori e dal RUP del Comune nella persona del Sindaco Giuseppe Soranno? In queste somme sono compresi anche costi per il ritiro del percolato ? Come si farà a finire i lavori se l’importo complessivo pagato e reclamato con D.I. è superiore all’importo dell’appalto? L’opposizione al decreto Ingiuntivo, che non è stato depositato agli atti, su quale basi si fonda? Sono domande alle quali chi ha creato questa situazione dovrà rispondere. Una cosa è certa, c’è molta confusione e i conti non non tornano.
2) Decreto Ingiuntivo n. 31/2021 di circa € 1.300.000,00 di Progettambiente, per la raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti nel Comune di Salandra e associati Comuni di: Accettura, Garaguso, San Mauro Forte, Calciano e Oliveto Lucano. Il D.I. è divenuto esecutivo per mancata opposizione del Comune di Salandra a cui è stato notificato.
Domanda: Come mai il Comune di Salandra, come richiesto dai Comuni associati anche con pec e come suggerito dalla minoranza “ Salandra nel Cuore “ non ha fatto opposizione?
Come mai le 9 pec di questi Comuni indirizzate anche ai consiglieri sono state occultate e mai rese note ai Consiglieri di minoranza che sono venuti a conoscenza per averle ricevute dai corrispondenti Comuni e rese note a tutti i consiglieri nel CC del 4.11.2022 ?
Il Sindaco ha affermato, diverse volte, di aver definito con la società Polluce Srl, a cui è stato ceduto il credito da parte di Progettambiente, un accordo transattivo per l’importo di € 600.000,00. Al momento sono solo chiacchiere perché mancano sia formali atti di assenso che gli impegni di spesa da parte degli altri Comuni dell’Associazione per poter definire la transazione o, quantomeno non sono depositati agli ne posti in visione, se pure ripetutamente richiesti. Preciso che questi ultimi Comuni, oltre ad aver diffidato e contestato formalmente, per tempo e anche con pec, le decisioni del Comune di Salandra, hanno sostituito il Comune di Salandra con quello di Accettura, da Comune capofila, esautorandolo della titolarità giuridica di rappresentanza dell’Associazione. Leggo e allego, per depositarla agli atti, la lettera della Regione Basilicata in risposta a quella dei Comuni dell’Unione del 18.09.2023, con la quale la Regione Basilicata ha trasmesso copia della D.G.R. contenente l’accoglimento della la richiesta di sostituzione. E’ chiaro che il Sindaco di Salandra è stato sfiduciato da tutti gli altri Comuni dell’Associazione, per cui sventolare fantomatiche riunioni di accordo, che non hanno alcuna valenza giuridica, ha solo il fine di confondere le idee, fare chiacchiere e dilazionare la questione sine die, con il conferimento di incarichi legali. Tutto questo, rimarco, sta aggravando la situazione, perché la mancata definizione di questa fumosa transazione e, quindi, il mancato pagamento può portare, e mi auguro di no, la società a mettere in esecuzione il Decreto Ingiuntivo esecutivo di 1.300.000 e proseguire col pignoramento che potrebbe portare al dissesto finanziario. Il dissesto finanziario, va necessariamente evitato per il bene di tutta Salandra. Alla luce di quanto, sinteticamente, evidenziato in questo intervento, è chiaro che i conti non tornano. A giudizio della minoranza, il Comune, anche per altri debiti fuori bilancio riconosciuti, non ha più le risorse per poter acquistare addirittura una matita, figuriamoci per la prestazione di servizi alla Comunità e, quindi, prima ancora che questo baratro, in cui è stato portato il Comune, irresponsabilmente, dalla maggioranza che lo governa, si trasformi in un disastro finanziario con tutte le conseguenze negative, con lacrime e sangue per i cittadini, a cui potrebbe essere sottoposto Salandra negli anni a venire, propongo e chiedo che venga messa ai voti la seguente proposta:
“Il Comune chiede la nomina di un commissario ad acta per la redazione del prossimo bilancio di previsione“.
Questo potrebbe rappresentare un tentativo per evitare il Commissariamento del Comune, che la minoranza non vuole, e, nel contempo, rappresentare la speranza per trovare una soluzione a beneficio di tutta Salandra. Solo con i conti in ordine, in una cornice di chiarezza politico, finanziaria e gestionale, il Comune potrebbe chiedere aiuto alla Regione ed evitare il Commissariamento.