Consigliere comunale di Potenza Pierluigi Smaldone: “Non più tollerabile il silenzio delle Istituzioni in merito alle difficoltà dei lavoratori degli Istituti bancari”. Di seguito la nota integrale.
Più volte, nel corso di questi mesi, ho posto all’attenzione del Consiglio Comunale di Potenza una vicenda occupazionale che si aggrava sempre di più.
Come rileva giustamente la Fisac di Basilicata, negli ultimi mesi sta continuando nel disinteresse generale la “desertificazione del nostro territorio da parte degli Istituti Bancari”.
Negli ultimi dodici mesi abbiamo assistito (inermi) a chiusure e a tagli indiscriminati nell’ambito delle cosiddette “Riorganizzazioni” che riguardano Banca Popolare di Bari, gli sportelli del Gruppo Intesa e le 15 agenzie Ubi Banca e Bper.
Una situazione che si aggrava giorno dopo giorno, alimentando le preoccupazioni riguardo al futuro di decine di lavoratori.
Da non sottovalutare, tra l’altro, le forti ripercussioni di queste chiusure su tutto il tessuto economico regionale.
Qualcuno, all’interno dei palazzi del potere della nostra regione, dovrebbe anche ricordare quello che è il ruolo del credito sociale all’interno di un territorio: unico mezzo di contrasto alla sempre crescente piaga dell’usura che trova terreno fertile nell’assenza di presidi di cosiddetta “Legalità Economica”.
Da mesi continuo a sottolineare, purtroppo senza ricevere ascolto da parte di chi detiene la responsabilità amministrativa (a livello comunale e regionale), l’urgenza della risoluzione di una problematica che rischia davvero di condizionare negativamente l’intero tessuto economico lucano.
E’giunto il momento della piena assunzione di responsabilità e dell’intervento.