I consigliere comunale di Matera Civica, Pasquale Doria, in una nota denuncia il degrado all’interno di locali abbandonati e allagati ubicati al piano terra di pertinenza della scuola media Nicola Festa nel quartiere Lanera di Matera.
Di seguito la nota integrale.
Che spreco quei locali abbandonati e allagati a Lanera.
La città vive una stagione critica della sua millenaria vicenda.
Permangono questioni generali ed emergono aspetti specifici. Hanno buone ragioni per sentirsi a disagio i residenti del quartiere Lanera. Le hanno evidenziate in una iniziativa nel corso della quale è emerso, tra gli altri, il tratto negativo di un cattivo uso delle proprietà pubbliche.
In corrispondenza della palestra della scuola media Nicola Festa, al piano terra, abbandonato da anni e allagato, versa in gravi condizioni di degrado un grande spazio desolatamente muto.
Avrebbe potuto essere, invece – questo si chiede – luogo di incontro e confronto, di attività culturali condivise, per la la comunità del quartiere. Il triste stato di abbandono è già palese all’ingresso, quasi sommerso dalla natura che si sta lentamente riprendendo un’area con tutta evidenza priva di qualunque cura ormai da anni.
Non mancano le segnalazioni di ulteriori emergenze in un contesto tra i più alti di quella città contemporanea che, per la sua qualità progettuale, fece parlare di Matera a livello internazionale molto prima del giro di boa del 2019. La manutenzione urbana, basta aggirarsi tra gli splendidi percorsi pedonali – quasi un’utopia negli anni Cinquanta – ma oggi dissestati, richiedono interventi che si coniugano con la sicurezza dei pedoni. Sono pericolosi e già più di qualcuno ha dovuto fare ricorso alle cure del non lontano ospedale.
Tra luci e ombre, il parco che lambisce i binari della stazioncina delle Fal si è rivelata una scelta vincente. Una conquista che, tuttavia, sta vivendo una fase di lento e continuo declino. Avrebbe bisogno di una maggiore vigilanza, oltre alla messa a punto di un programma di riqualificazione calibrato per contrastare un progressivo processo di invecchiamento che i cittadini per primi combattono. Il campo di bocce adeguato a proprie spese costituisce l’esempio lampante di buona volontà, la risposta positiva di una cittadinanza attiva: si sta prendendo cura anche di altre zone del rione, ma non può supplire e sostituirsi del tutto all’intervento della mano pubblica.
A proposito di fruibilità, soprattutto a vantaggio dei più giovani, i residenti hanno fatto notare che non disponendo di chissà quali risorse economiche private, sarebbe il caso di adeguare un’area abbandonata accanto al panificio, ovvero il vecchio forno. Una zona degradata da trasformare in un’area giochi recintata per i più grandicelli, appassionati di pallavolo. Si trova in cima i loro sogni di tempo libero da trascorrere insieme all’aperto.