Consigliere comunale Pasquale Doria (Matera Civica): “Servizi demografici del Comune, situazione sempre più critica”. Di seguito la nota integrale.
Gioa e dolore nello stesso corridoio al piano terra della sede municipale. C’è chi chi giustamente si rallegra per una nuova vita che nasce e chi, invece, attraversa momenti di sconforto per la perdita di un congiunto, sena contare chi ha bisogno di un semplice certificato. Tutti insieme, senza nessuna distinzione, mentre continua a essere critica la situazione che vivono i servizi demografici del Comune di Matera.
Il problema fu sollevato nuovamente circa un anno fa, se ne occuparono anche le cronache locali. Si ebbe notizia del corridoio dei paradossi e dei disagi che continuano a vivere i cittadini utenti a seguito di una imbarazzante promiscuità.
Ancora una volta, non è stato difficile registrare le difficoltà in cui operano anche i dipendenti dell’ente locale.
Ho nuovamente notato l’impiegato dell’ufficio di stato civile (addetto alla redazione degli atti di morte), come già accaduto in passato, ricevere gli addetti di un’agenzia funebre e controllare la necessaria documentazione nel mezzo del solito corridoio (foto allegata), in una condizione di condivisione forzata con il pubblico in quel momento in transito per svariate ragioni la piano terra. Nel verificare le motivazioni per le quali tali attività venivano effettuare in totale assenza di riservatezza, è stato naturale chiedere spiegazioni al funzionario responsabile.
Tutto questo mentre ho potuto appurare che, nello stesso momento, era in atto la registrazione di una nascita, motivo per il quale, all’interno del salone, erano presenti contestualmente i due genitori (extracomunitari) ed il neonato, era in corso una pubblicazione di matrimonio e, inoltre, sostavano più utenti interessati a chiedere notizie in merito al riconoscimento di cittadinanza.
Diritto alla privacy assente. Ma, una volta sentito il funzionario in servizio, mi ha spiegato che, vista la circostanza, tale situazione risultava essere la “meno dolorosa” per l’utenza e ha testualmente asserito: “Ho evidenziato all’Amministrazione tale difficoltà e sono in attesa di soluzioni in merito. Sono questi i soldati e i mezzi che ho disposizione e, purtroppo, con questi mezzi devo affrontare la guerra”.
Del tutto evidente che tale situazione continua a generare notevole disagi per i cittadini. Normale chiedere, però, un cenno di risposta all’Amministrazione, atteso che a distanza di oltre un anno da precedenti segnalazioni non si vede soluzione a un un problema non trascurabile, se si considera che incide sulla sfera della dignità personale di chi è costretto a misurarsi con quello che è un disservizio non impossibile da superare.