Mario Montemurro, consigliere comunale dei Verdi, in una nota esprime alcune riflessioni dopo l’approvazione della delibera di indirizzo per la pubblicazione del bando per la “prevenzione e controllo del randagismo” nella città di Materam in particolare su una questione emersa durante il confronto nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Matera. Di seguito la nota integrale.
Parchi urbani e cani tra disinformazione e malcostume. Ai cani accompagnati dal proprietario o da altro detentore è consentito l’accesso a tutte le aree pubbliche e di uso pubblico, compresi i giardini, i parchi e le aree verdi attrezzate con l’obbligo di utilizzare sempre il guinzaglio di misura non superiore a mt. 1,50”.
Nell’ultimo Consiglio Comunale, nel corso del dibattito che ha preceduto l’approvazione della delibera di indirizzo per la pubblicazione del bando per la “prevenzione e controllo del randagismo” di cani e gatti,sono scaturite alcune posizioni, pronunciate con convinzione, che hanno evidenziato la necessità di un chiarimento sull’utilizzo dei parchi cittadini. Il consigliere comunale Nicola Casino,dopo aver definito “inutile e nocivo” il bonus per spese veterinarie, farmaci e alimenti previsti dal provvedimento per incentivare l’adozione di cani dal canile, ha affermato che più dei duecentociquanta euro di incentivo, varrebbe “l’idea di aprire i parchi della Città ai possessori di cani – con regole ben definite – e offrire a questi la possibilità di poter entrare nei parchi cittadini e passeggiare con i propri cani”. Casino sottolinea che la sua è “un’idea non presente nel provvedimento in approvazione e – in replica al sottoscritto che gli faceva notare che così è già a tutti gli effetti (sia per regolamento che per svariate sentenze dei TAR) – garantisce che “esiste un regolamento comunale di divieto” di questa possibilità e che egli stesso sarebbe stato fermato dal custode del Parco 4 Novembre. Si è venuta così a creare in aula una polarizzazione netta di posizioni su chi asseriva che nella nostra Città è vietato introdurre cani nei parchi – anche se al guinzaglio e muniti di eventuale museruola – e chi, come il sottoscritto, asseriva che nella nostra Città come altrove non è vietato introdurre cani al guinzaglio nei parchi urbani proprio in seguito a numerose sentenze di numerosi Tribunali Amministrativi Regionali (TAR) che hanno di volta in volta annullato le ordinanze dei sindaci in quanto di fatto andavano a limitare la libertà individuale delle persone di frequentare luoghi pubblici solo perché accompagnati dal loro cane. Su una cosa al consigliere Casino va data ragione: esiste un Regolamento Comunale che disciplina l’accesso dei possessori di cani nei parchi cittadini solo che non è informato che esso recita l’esatto contrario di quello che lui stesso ha affermato tanto in Consiglio comunale quanto nel corso di una diretta Facebook pubblicata in serata dello stesso giorno.
Quello che il Consigliere Casino evidentemente ignora è il vigente regolamento comunale per la tutela ed il benessere degli animali – approvato con D.C.C. n.21 /2015 – che all’Art. 27 “Accesso ai giardini, parchi ed aree pubbliche”, al comma 1 riporta: “Ai cani accompagnati dal proprietario o da altro detentore è consentito l’accesso a tutte le aree pubbliche e di uso pubblico, compresi i giardini, i parchi e le aree verdi attrezzate con l’obbligo di utilizzare sempre il guinzaglio di misura non superiore a mt. 1,50” e al comma 2 aggiunge “E’ fatto obbligo di utilizzare altresì apposita museruola rigida o morbida qualora gli animali possano determinare danni o disturbo agli altri frequentatori”. E probabile, a questo punto, che il consigliere Casino ed alcuni cittadini possano anche non conoscere le numerose sentenze di diversi Tribunali Amministrativi Regionali che hanno annullato le varie ordinanze sindacali volte ad impedire l’accesso dei cani accompagnati al guinzaglio nei parchi.
Durante il dibattito, ho voluto a tal proposito ricordare che nel 2020, da poco insediati, facemmo rimuovere, perché contro le norme, dalla Villa Comunale (il più centrale dei parchi urbani) un cartello di divieto di accesso con i cani che era stato installato nel 2019 riferendosi ad una ordinanza del Sindaco Adduce nel lontano 2014. A questa testimonianza è stato risposto che la Villa Comunale non è configurabile come un parco pubblico…
Al di là dello stile aggressivo e a tratti offensivo delle parole del consigliere Casino espresse in uno sfogo personale sul proprio profilo Facebook e a cui non intendo adeguarmi, certamente può dirsi che il contraddittorio scaturito è risultato essere un episodio che – se pur nella durezza del confronto – ha fatto emergere che nella nostra Città non tutti sono adeguatamente informati sui diritti degli animali e dei loro “umani” e che se dovesse mai capitare di imbattersi in qualche custode o cittadini che impedissero di accedere con il proprio cane al guinzaglio in un qualsiasi parco urbano – al di fuori delle aree deputate allo sguinzagliamento – occorre protestare e se necessario far difendere il proprio diritto dalle autorità quali Polizia Locale o Carabinieri. Anche lo stesso Regolamento sul Benessere degli Animali pare non essere tanto conosciuto e forse applicato. E’ maturo il tempo per il suo rilancio, il suo aggiornamento e la sua attualizzazione.
In ultimo occorre fare una riflessione non meno importante sul malcostume di certi umani che non raccolgono le deiezioni del proprio animale riducendo marciapiedi e parchi a luoghi indecorosi. In fondo la colpa è loro se una parte dell’opinione pubblica non vede di buon occhio i cani nei luoghi pubblici o se qualche sindaco emette ordinanze restrittive puntualmente annullate dal TAR.
L’amministrazione finora si è impegnata mettendo a disposizione numerosi cestini stradali ma adesso si dovrà impegnare nel perseguire questi comportamenti scorretti ed applicare il massimo delle sanzioni previste in contravvenzione all’Art. 29 – Obbligo di raccolta delle deiezioni – sello stesso Regolamento.