Tiziana Viggiano, consigliera comunale e capogruppo del Gruppo Misto Bernalda e Metaponto in una nota esprime alcune riflessioni dopo quanto accaduto nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Bernalda.
Quello a cui i cittadini hanno assistito ieri sera in consiglio comunale è stato uno spettacolo mortificante che rappresenta però in pieno il livello umano e politico della nostra compagine amministrativa.
Il terzo punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale prevedeva le spiegazioni della mia uscita dal Gruppo Uniamoci per Bernalda e Metaponto.
Dopo una dettagliata disamina delle mie motivazioni: “mancanza di visione, di comunicazione della giunta, mancanza di programmi condivisi, di progetti e prospettive che avrebbero dovuto tutelare gli interessi della collettività e dei cittadini”, la mia analisi politica, scevra da intolleranze ideologiche, ha evidenziato una campagna inopportuna di tesseramento, promossa dal sindaco, all’interno del gruppo di maggioranza. Questo, a suo dire, nulla c’entra con l’amministrazione, quando invece implica una forte caratterizzazione del gruppo che di fatto non è più civico, con 4 nuovi tesserati al suo partito.
In realtà tutto il suo modus operandi da sempre è stato influenzato dalla sua imminente candidatura regionale: sia il tentativo di tenere tutti in squadra, promettendo di blindare la giunta, sia il suo atteggiamento di insofferenza verso il suo ruolo di sindaco.
A tutte queste argomentazioni l’assessore alla cultura Scarcella, piuttosto che rispondere alla domanda sulla mancanza, nel Bilancio, di somme previste per la cultura e per la Magna Grecia, ha preferito sferrare attacchi personali senza senso. Dello stesso tenore se non peggio è stato l’intervento aggressivo della consigliera Scocuzza. A completare, le parole del nuovo capogruppo Davide Carbone, new entry del partito leghista, che si è lasciato andare ad esternazioni e battute che niente avevano a che vedere con l’assise consiliare..
Il sindaco, sulla stessa falsariga degli interventi dei suoi predecessori, ovviamente ha continuato a non rispondere, sfoderando piuttosto una inopportuna lectio magistralis sull’utilizzo dei social network.
Il vero accerchiamento tanto declamato dal sindaco è stato messo in atto nei confronti della sottoscritta, non di certo nei suoi, un bell’esempio di un fare squadra nel peggiore dei modi, uno spettacolo indegno verso i cittadini.
Quello su cui i cittadini dovrebbero interrogarsi è come sia possibile che negli ultimi 3 anni, già dal precedente mandato, ha perso per strada, tutte le persone che con lui hanno costruito e lavorato tanto, condiviso rapporti umani, momenti importanti che vengono mandati all’aria solo ed esclusivamente per una voglia sfrenata di scalate politiche a dispetto dei cittadini e dei rapporti umani. Può mai essere che 11 persone lasciano il sindaco ? Forse due domande bisogna farsele Bernalda e Metaponto avrebbero meritato ben altro.