Il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia di Nova Siri Giuseppe D’Armento ha inviato alla nostra redazione una lettera indirizzata al Prefetto di Matera e al Procuratore della Corte dei Conti per evidenziare azioni amministrative assolutamente avverse alla salvaguardia del presente e del futuro della comunità di Nova Siri. D’Armento inoltre ha incontrato il Vescovo Nolè.
Di seguito le due dichiarazioni inviate alla nostra redazione.
Urge una soluzione alternativa e condivisa: il mio colloquio con S. E. Rev.ma Mons. Nolè e il mio invito al sindaco di Nova Siri
Ieri ho avuto l’onore di una lunga e piacevolissima telefonata con Mons. Nole’ , Vescovo della nostra Diocesi, al termine della quale , cosa che mi rende sommamente felice , mi ha ringraziato per la grande pacatezza e serenità con cui gli ho posto le questioni . Non avevo mai avuto occasione di un dialogo personale, sia pur telefonico, ed avendogli parlato non solo nella veste di rappresentante del popolo, ma anche in quella di cattolico praticante, sono gioioso delle profondissime doti umane , dell’ umiltà nell’approccio e della grande disponibilità all’ascolto palesate nell’interlocuzione dal Monsignore , doti di un vero Pastore di uomini e guida autentica.
Gli ho chiesto se fosse a conoscenza di tutti i dettagli inerenti al progetto di edificazione della nuova chiesa di Nova Siri , mi ha risposto di no invitandomi a rappresentarglieli; al che , ferma restando la necessità di disporre di luoghi di culto adeguati al numero crescente di fedeli e cittadini, gli ho evidenziato che il progetto attuale, finanziato sì dalla CEI, comporta, però, la compromissione, in termini di destinazione d’uso, di un’area comunale, appartenente ai cittadini tutti, che vale tantissimo e la cui vendita rappresenta l’ unica reale via di uscita dal tunnel ai fini del risanamento del bilancio deficitario del Comune, che solo un bilancio in tal modo sanificato potrà permettere a chi amministrerà in futuro di poter abbassare le tasse che il sindaco Santarcangelo ha portato ai massimi livelli, che moltissime famiglie novasiresi, con l’aumento di costo dei buoni pasto scolastici e l’introduzione del trasporto scolastico a pagamento certamente non saranno in grado di far frequentare regolarmente la scuola ai propri figli, sottraendoli, di fatto, al tempo pieno.
Ho portato Monsignore a conoscenza che a Nova Siri vige da anni, grazia del sindaco, un impietoso regime di tassazione soffocante per le famiglie monoreddito e quelle con molti figli, che opprime soprattutto le fasce più deboli e disagiate della popolazione e che queste persone bisognose potranno essere aiutate e detassate solo se il Bilancio Comunale verra’ riequilibrato e che questo potra’ avvenire solo attraverso la vendita del terreno ove e’ ubicata la ex-delegazione comunale (foglio 50/particella 60 del Comune di Nova Siri) , unica area comunale di considerevole consistenza economica.
Detto ciò, ho chiesto se fosse possibile valutare opzioni alternative, tipo l’ampliamento anteriore dell’attuale chiesa con la realizzazione di una piazza nello spazio antistante, ma mi ha spiegato che i fondi CEI , che coprono il 75% dei costi da sostenere, non possono essere utilizzati per un ampliamento in quanto vincolati ad una stringente voce di spesa del bilancio ecclesiastico denominata “Nuova Edilizia di Culto”, mirati , quindi, solo a nuove costruzioni. Mi ha altresì assicurato che , stando ai problemi che gli ho esposto, la Chiesa non ha la volontà di portare avanti un progetto che non sia totalmente condiviso .
Se è vero che Nova Siri necessiti legittimamente di un nuovo luogo di culto, è altrettanto vero e pregnante che questo obiettivo va perseguito cercando una nuova soluzione che non vada a danneggiare i beni patrimoniali del Comune: a questo punto è necessaria un’urgentissima mediazione affinché si trovi una soluzione. La mia proposta è rivolta al sindaco: la smetta di lanciare ”bombe” che dividono la comunità attraverso decisioni che nemmeno qualche assessore della sua maggioranza condivide , la smetta di “nascondersi” e inizi finalmente, dopo 10 anni, a “fare il sindaco”, il sindaco di tutti. Si depongano da parte di tutti gli scudi partitici , le acredini dell’agone politico e ogni ascia di guerra sia sotterrata per trovare una soluzione a questo problema. Convochi il sindaco immediatamente un tavolo aperto a tutte le parti politiche, al contributo dei cittadini propositivi e anche dei privati tecnici competenti (ve ne sono tanti di volenterosi a Nova Siri) presieduto dal responsabile del Piano Strutturale , ing. Dell’osso . Intercetti questo tavolo un’ altra area da destinare alla costruzione e contestualmente le parti politiche stilino un documento unanime , avallato magari dall’autorevole contributo di politici eminenti del territorio quali Carlo Chiurazzi e Cosimo Latronico, attraverso il quale chiedere, alla luce di ragionevoli e non faziose evidenze, alla CEI una giusta proroga di congelamento dei fondi . Credo che di fronte a ragioni vere ed inoppugnabili la CEI converrà: Papa Francesco nell’ Evangelii Gaudium si appella alla politica perché , nella programmazione finanziaria, non trascuri l’etica ; io credo, in questo mio proponimento, di essere fedele all’invito del Pontefice. Se Nova Siri sarà unita, se si mettono da parte arroccamenti e posizioni personalistiche sono certo che il buon senso prevarrà e la soluzione si troverà. A questo punto la boccia è nelle mani del sindaco; sarebbe per lui una possibilità di riscatto dopo tanto malgoverno e , se saprà finalmente mostrare spalle larghe e petto in fuori, sarò il primo a dargliene onore: accetterà il mio invito? Me lo auguro per il bene di Nova Siri.
La ferma convinzione che il Sindaco di Nova Siri sia in procinto di intraprendere azioni politico-amministrative tanto insensibili alle emanazioni della Corte dei Conti in tema di salvaguardia degli equilibri di bilancio dell’Ente quanto potenzialmente foriere di ulteriore grave nocumento al già grave stato debitorio del Comune impone al sottoscritto di rappresentare Loro quanto segue:
In data 29/11 u.s. , punto 13 dell’odg di Consiglio Comunale, è stato approvato con 9 voti favorevoli e 8 contrari il Bilancio annuale di previsione per l’anno 2013, nonostante il parere sfavorevole dell’Organo di Revisione che ha evidenziato un “importante squilibrio” proveniente dall’esercizio finanziario 2012, chiuso con il disavanzo di 752.334,16 Euro. Incoerenza interna, mancanza di rispetto delle Leggi e del ruolo di Organi Terzi, refrattarietà alle linee guida di risanamento emanate dalla Corte dei Conti, arbitrarietà della Giunta ed inammissibilità tecnica di diverse delibere da questa adottate, reiterata omissione comunicativa di alcun piano o programma di interventi teso al risanamento finanziario dell’Ente sia in termini di interventi sulle entrate che di azioni mirate al contenimento della spesa corrente: questi sono solo alcuni dei gravissimi riscontri desumibili dalla Relazione dell’ O.R.U. che richiedono immediata la Loro autorevole attenzione.
Sempre nella stessa seduta di consiglio al punto 9 dell’odg è stata proposta dal Sindaco l’adozione (approvata solo da 8 consiglieri, 9 si sono astenuti) di una variante al R.U. con approvazione del piano attuativo per la riqualificazione di Piazza Giovanni XXIII : detta piazza è un suolo comunale di 2.280 mq accatastato in categoria B/5 e non ascritto in Bilancio come bene disponibile all’alienazione, tuttavia la recente dichiarazione di inagibilità del fabbricato su essa insistente e la sequenziale demolizione dello stesso “libererebbero” l’area in forma di “nuda proprietà “ disponibile per lo sviluppo volumetrico Residenziale Turistico e Terziario Avanzato con l’assunzione di un valore commerciale vicino al milione di euro. Per quanto detto l’eventuale vendita da parte del Comune della “appetibilissima” area B/5 coprirebbe finanziariamente la falla di Bilancio di 752.334,16 euro , riequilibrandolo attraverso un’operazione di alienazione perfettamente rispondente ai dettami della Corte dei Conti. Perché il Sindaco vuole , invece, privare deliberatamente la comunità novasirese e il Patrimonio pubblico della disponibilità di questa risorsa che può salvare il Bilancio Comunale, assetato di liquidità? Perché è invece risoluto nel voler rendere l’area B/5 disponibile, senza, allo stato attuale, significativi e certificabili introiti per le casse dell’Ente, ad un progetto di riqualificazione urbanistica che , di fatto, depaupera il patrimonio immobiliare dell’Ente?
Da rimarcare è che la ristrutturazione di Bilancio potenzialmente derivante dall’ introito di vendita dell’area B/5 avrebbe l’effetto benefico, in termini di tutela e garanzia delle prospettive future della comunità’ novasirese tutta, di scongiurare l’accesso al Fondo di Rotazione ( procedura di pre-dissesto approvata con 9 voti favorevoli e 8 contrari al punto 16 dell’odg del C.C in data 29/11/ u.s.) che rappresenterebbe un ulteriore gravosissimo indebitamento che il sindaco contrarrebbe per conto di chi lo succederà al Governo di Nova Siri minando sin da adesso , de facto, i presupposti minimi di buona governabilità futura del Comune.
Per quanto detto e rappresentato
il sottoscritto
invita
le Autorità interpellate, nell’espletamento delle rispettive alte competenze a Loro affidate, a voler intervenire , secondo le opportunità e nell’alveo delle azioni che la Legge prescrive, con la sollecitudine che il caso impone e, in attesa del riscontro che Loro daranno, rimane a disposizione per qualsivoglia dettaglio od ulteriore chiarimento.
Distinti Saluti.
Il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia di Nova Siri Giuseppe D’Armento