Consigliere Doria (Matera Civica): “1,4 milioni di euro per la Biblioteca “Stigliani”, vietato sedersi sugli allori. Che fare?”. Di seguito la nota integrale.
Rimpinguato dopo il taglio della Regione il fondo di 1 milione e 400 mila euro alla Biblioteca provinciale “Tommaso Stigliani”. Ma è vietato sedersi sugli allori. Che fare?
Questione Biblioteca provinciale “Tommaso Stigliani”. Un anno fa riempimmo la piazza per protestare contro i lavori svolti a Murgia Timone e dintorni. La commissione consiliare ha concluso i lavori già da tre mesi. Che si aspetta per andare a discutere la questione in Consiglio comunale?
Un anno dopo ci siamo ritrovati in piazza per un problema che si trascina stancamente ormai da anni. Gli amministratori alla guida della Regione e dell’Ente Provincia, di ogni colore politico, si avvicendano nella buona e nella cattiva sorte alla guida dei due enti, ma è stato necessario rivederci nuovamente in piazza per difendere il futuro della Biblioteca provinciale “Tommaso Stigliani”. Non per invocare una conclamata grama sopravvivenza o la torsione pietistica che affida l’obolo annuale giusto per non chiudere del tutto ciò che è già stato gravemente sottratto in termini di servizio pubblico, ridotto a ormai a due giorni alla settimana.
Grazie ai cittadini che hanno accolto l’invito a testimoniare il loro disagio, anche con la sola presenza, davvero incoraggiante per quantità e qualità. Ma entusiasmo a parte bisogna iniziare a sciogliere una serie di nodi che sono alla base dell’indebolimento costante della Biblioteca.
I fondi 2021 sono stati autorizzati, come annunciato, nelle scorse ore dalla Regione in favore della Provincia nella misura di 1 milione e 400 mila euro. Bene. Ora, dopo un’attesa che dura ormai da troppo tempo non è forse giunto il momento di decidere chi deve “governare” il Servizio bibliotecario nazionale (SBN)? Al momento non sembra esserci una risposta univoca. Nel senso che secondo alcune interpretazione della legge di riordino degli enti provinciali (Del Rio) devono essere le Regioni e, tuttavia, non sono mai state del tutto mandate alle ortiche le attività delle Provincie.
Ma se devono essere queste ultime a darsi da fare, andrebbe stipulata una Convenzione come richiesto dal ministero della Cultura (Mic). Non mancano tracce cospicue circa questa volontà, fin da lontano 2016, ma quella della Provincia è scaduta nel 2020. Mentre nelle delibere in allegato a quei provvedimenti, si parla di “biblioteche”, e non solo della Stigliani. Eppure non c’è traccia alcuna della Convenzione e, quindi, accade che la delibera non stabilisce chi deve fare cosa.
Di più, mentre le altre regioni l’hanno risolto, da noi rimane aperto anche il tema legato alla “tutela” dei “beni librari”. Nel caso della Tommaso Stigliani, chi è il titolare della tutela i beni librari? La competenza, nel 2014, è stata presa in carico dallo Stato, ma poi le Regioni, hanno, con Convenzione, affidato nuovamente il tutto alle Province.
Ne deriva che se fosse stata rispettata la Legge 27/2015 approvata in Basilicata (discussa allora con la Presidenza del Consiglio dei ministri) avremmo disponibili già tutti gli strumenti utili per regolamentare il servizio e senza subire chissà quali affanni. Tradotto significa che il tutto non è più possibile ridurlo alla disponibilità di pochi spiccioli, magari da reperire di anno in anno a valle delle corsie della protesta e specialmente dell’emergenza.
A questo proposito, non è forse vero che nel 2021 è stata approvata l’adesione dei comuni all’Sbn?
Dunque, vogliamo decidere anche che fine faranno le biblioteche dei Comuni?