Dopo l’annuncio dell’inagibilità del liceo Classico di Matera da parte del Comune su richiesta dell’Amministrazione Provinciale di Matera si registra l’intervento di Antonio Materdomini, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Siamo alle solite, mentre il 2019 si sta avvicinando inesorabilmente, con rassegnazione assistiamo a pezzi della Capitale Europa della Cultura che vanno in frantumi. Questa volta letteralmente, è il caso di dire, per il Liceo Ginnasio “E. Duni” di Matera.
Su richiesta della Provincia di Matera Il Sindaco De Ruggieri ha emesso un’ordinanza urgente, a tutela della pubblica e privata incolumità, di interdizione delle attività e di sgombero dell’edificio scolastico che ospita la più antica scuola di Matera, che in passato ha visto tra i tanti insegnanti anche l’illustre Giovanni Pascoli. .
Un ennesimo schiaffo alla dignità degli studenti della provincia di Matera, dopo quello che è accaduto nelle scorse settimane a proposito delle aule mancanti del liceo Stigliani, quando abbiamo assistito ad uno spettacolo indecoroso con prese di posizione di esponenti politici locali, intervenuti esclusivamente per cercare visibilità sulla stampa.
In una regione che, notizia recente, ha la maggior percentuale di analfabeti, le scuole pubbliche versano in uno stato precario. La vicenda del liceo classico E.Duni di Matera è l’emblema del degrado e del pressapochismo con cui vengono gestiti i soldi pubblici, tant’è che lo scorso anno, proprio lo stabile del liceo è stato oggetto di lavori di manutenzione straordinaria, con la sostituzione degli infissi e interventi importanti nella palestra, mentre i “problemi” erano ben altri!
Ci chiediamo con quale criterio, una struttura che presentava già preoccupanti segnali di criticità a livello strutturale possa essere stata oggetto di tali interventi, che oggi risultano praticamente inutili, considerata l’inagibilità della struttura.
Auspichiamo che gli enti locali possano, nel più breve tempo possibile, individuare una struttura alternativa idonea per permettere agli studenti di svolgere le lezioni in completa sicurezza. Ma pretendiamo che si pianifichi un’attenta valutazione per capire come si sia potuti arrivare ad una situazione del genere, con un’ordinanza di interdizione e sgombero a soli 3 giorni dall’inizio dell’anno scolastico.