“Da tempo ormai, assistiamo ad una vera e propria opera di sciacallaggio mediatico, paradossalmente posta in essere proprio da chi è sempre stato vicino alla classe politica che per oltre un ventennio si è resa colpevole di aver danneggiato questo presidio ospedaliero con le proprie scelte scellerate. Leggo dai quotidiani locali che qualcuno parla di chiusura dei reparti di ortopedia e di traumatologia: in realtà, in questo momento, presso il nosocomio valdagrino, sono sospesi i nuovi ricoveri e le operazioni chirurgiche in tali reparti, ma rimangono attive le visite ambulatoriali e le consulenze ortopediche per gli accessi in pronto soccorso. Ciò è dovuto al fatto che l’organico di Ortopedia è composto da soli tre medici, di cui uno è assente per motivi di salute. Al suo rientro tutto tornerà a funzionare come di consueto, interventi chirurgici e nuovi ricoveri compresi! Nel frattempo, si sta cercando comunque di trovare una soluzione con il San Carlo di Potenza allo scopo di sopperire a tale mancanza, ma la situazione non è di facile risoluzione per via della carenza di personale medico. Si pensi che negli ultimi anni stati banditi più volte posti riservati alle professionalità medico-ortopedico, ma puntualmente gli avvisi sono andati deserti! La carenza di operatori medici è una problematica molto sentita e che coinvolge l’Italia intera e nasce principalmente dall’infelice idea di fare corsi di laurea ad accesso programmato per la facoltà di Medicina. Qualcuno evidentemente pensa di mistificare la realtà sulla pelle dei cittadini lucani, solo allo scopo di trovare un pretesto per accusare la classe dirigente lucana e, in primis, i rappresentanti istituzionali locali (me compreso)! Voglio, pertanto, ribadire e ricordare a tutti ciò che invece è stato fatto negli ultimi anni a favore dell’Ospedale e quindi per tutti i cittadini che ne fruiscono: da ultimo, abbiamo potenziato i reparti di Otorinolalingoiatria e di Cardiologia; è stato aperto il reparto di Oncologia Ambulatoriale ed Ematologia, ciò significa che sarà possibile fare in loco i trattamenti di chemioterapia dei malati oncologici; questo va a sommarsi a tutto ciò che è stato fatto negli ultimi anni nell’implementazione dei servizi resi dal nosocomio. Concludo, quindi, ribadendo ancora una volta la mia personale volontà e il mio massimo impegno che continueranno, nel solco tracciato in questi anni, verso il potenziamento e l’efficientamento del presidio ospedaliero valligiano, nonostante le tante criticità ereditate; e invitando i cittadini a diffidare da tutte le notizie pretestuose e strumentali veicolate da una classe politica, che non avendo più argomenti seri e propositivi, ha la necessità di mistificare la realtà per cercare facili consensi. Sono stati proprio loro i fautori del depotenziamento dell’Ospedale di Villa d’Agri attraverso scelte politiche discutibili e miopi ed ora tocca a noi cercare di rimediare con tutte le difficoltà del caso. Colgo l’occasione, infine, per ringraziare i tanti operatori sanitari, che proprio a causa di questa carenza di organico, spesso sono chiamati a svolgere un lavoro più oneroso di quello che gli compete”.