Consigliere regionale Braia attacca assessore regionale Fanelli: “Sanità lucana al collasso, inaccettabile comportamento, di nuovo prima concorda e poi dribbla audizione in 2^ commissione”. Di seguito la nota integrale.
“Il comportamento dell’assessore alla sanità Fanelli è inaccettabile, identico al modus operandi del centrodestra tutto che ha come unica preoccupazione “elettorale” il gas, mentre il resto può andare a farsi benedire, salute dei lucani compresa. Come il suo collega Zullino che, da Presidente, non convoca la quarta commissione sanità da 8 mesi, nell’imbarazzante immobilismo del Presidente del consiglio, sempre della Lega, Cicala rassegnato dalla crisi infinita della maggioranza a non convocare il rinnovo delle commissioni stesse, scadute da quasi un anno. Come l’ex assessore Leone di Forza Italia, l’assessore Fanelli della Lega continua anche lui a scappare e divincolarsi da ogni responsabilità politica e istituzionale. I consiglieri regionali materani del centrodestra rimangono tutti silenziosi e colpevoli complici.
Le tematiche sono decisive ma l’Assessore elude le richieste della cittadinanza lucana abbandonata e, soprattutto, in fuga in Puglia o in altre regioni per soddisfare il proprio sacrosanto diritto alla salute. Dopo aver rinviato già due volte in maniera informale, stamattina comunica ufficialmente per la terza volta che l’audizione in II commissione consiliare sul tema della riforma sanitaria non si sarebbe potuta fare, per suoi sopraggiunti impegni istituzionali tutti da verificare. Come se l’assise della commissione, per tempo concordata e convocata, non fosse istituzionale in pari misura. Segno del disprezzo verso le istituzioni, la commissione e il consiglio tutto.”
Lo dichiara Luca Braia, Presidente della II commissione Consiliare “Programmazione e bilancio” e capogruppo Italia Viva.
“Avevamo chiesto di relazionare – prosegue il presidente Braia – sulle liste di attesa infinite, sui dati dell’emigrazione sanitaria esplosa soprattutto in provincia di Matera, avevamo chiesto le informazioni e dettagli sulla riforma sanitaria che da tre anni viene paventata, stracciata, riproposta in una versione da Agenas nell’aprile scorso e poi inviata non si comprende a chi, certo non al Consiglio Regionale o alle cittadine e ai cittadini lucani. Volevamo conoscere gli aggiornamenti sul disastro in atto per la sanità in provincia di Matera, su Policoro e sul Madonna delle Grazie ormai al collasso. A Matera oltre a chiudere i reparti, non si possono utilizzare le sale operatorie per mancanza di anestesisti e infermieri, il reparto di emergenza-urgenza è collassato e finanche il bar dell’ospedale chiude per una richiesta folle di fitto di circa 8000 euro mensili. Chiaramente impossibili da sopportare per mancanza di utenza, dopo il periodo covid le gare pubbliche vanno deserte. Questo è anche altro simboleggia un degrado senza fine che si consuma nell’imbarazzante silenzio di una maggioranza inadeguata.
A questo punto ci sembra di comprendere che Fanelli non abbia proprio voglia di parlare di sanità pur detenendo la guida del comparto lucano. I problemi sono enormi e continua a non aver rispetto neanche delle sedi in cui la Giunta è chiamata al confronto e all’informazione del Consiglio, quali sono le audizioni.
Chiederemo che, alla ripresa dei lavori, il primo consiglio utile sia quello relativo alla sanità perché la salute deve venire prima di tutti e di tutto. Si convochi ufficialmente, quindi, un consiglio regionale apposito in cui poter affrontare tutte le criticità di una sanità che non funziona e che il governo regionale continua a snobbare. Ad esempio, il caso dell’ospedale di Stigliano, fra i tanti problemi, dove non si forma la commissione per valutare l’unico curriculum da primario da oltre due anni che permetterebbe l’apertura della lungodegenza, primo passo per il rilancio del nosocomio. O ancora, la questione dell’Asp senza DG da mesi dopo le dimissioni di Stopazzolo. La Basilicata ha necessità di avere un piano sanitario regionale: va tirato dai cassetti dove giace, da cui vengono presi dei pezzetti ma non una visione di insieme e, soprattutto, va discusso in un confronto aperto con tutte le parti coinvolte a vario titolo. Sempre che il giorno in cui sarà convocato il presidente Bardi e l’Assessore Fanelli non abbiano altri impegni improrogabili o siano attesi in qualche passerella per inaugurare manifestazioni varie.”