Consigliere regionale Braia: “Banca regionale della terra lucana che fine ha fatto? Fanelli, Alsia e il Governo Regionale di Centro Destra-Lega troppo distratti non ne comprendono potenzialità e obiettivi”. Di seguito la nota integrale.
“La maggioranza boccia un ordine del giorno che dava mandato al direttore dell’ALSIA di implementare e rendere prioritarie le attività necessarie per avviare la Banca Regionale della Terra Lucana (BRTL), fondamentale per rendere disponibili le terre abbandonate e incolte esistenti nella nostra regione, ai giovani e ai futuri imprenditori agricoli di Basilicata che, pur volendo intraprendere l’attività, non hanno la terra su cui operare. Un progetto totalmente ignorato nel Bilancio di previsione presentato dal Direttore dell’Alsia la scorsa settimana, avallato e approvato dall’Assessore all’agricoltura Fanelli con l’intera giunta e approvato ieri in consiglio.
Avevamo dato la possibilità di recuperare in Consiglio Regionale la grave mancanza di conoscenza ufficializzata e ammessa nel corso dell’audizione effettuata in seconda commissione il 21 maggio scorso dal Direttore Aniello Crescenzi, concedendo a lui e all’Assessore all’Agricoltura oltre che al Governo, il beneficio dell’inizio mandato e della dimenticanza. A volte si ha l’impressione che la richiesta alle opposizioni di collaborare sia un po’ strumentale se poi capita che quando arriva non la si accetta, forse perché si teme di dover ammettere di aver commesso errori e che compensarli con le proposte e le iniziative della minoranza non è opportuno, senza sapere che è proprio cosi che si fanno emergere le falle conoscitive o le volontà politiche inadeguate.”
Lo dichiara il Consigliere Luca Braia, presidente della seconda commissione consiliare “Programmazione e bilancio”
“Resta il fatto grave che dopo 12 mesi trascorsi sul tema inutilmente – prosegue Braia – è una chimera l’obiettivo per cui tanto si era fatto in passato. La Banca della terra rappresenta un “perfetto sconosciuto” sia per Fanelli che per l’Alsia, oltre che per questo centro destra a trazione Lega. Le attività sono state previste da apposita convenzione di affidamento all’ALSIA dello svolgimento del censimento e per l’implementazione di un Sistema Informativo dedicato per la gestione operativa della Banca Regionale della Terra Lucana (BRTL) – da non confondersi con l’altro sistema informativo agricolo SIARB (altra svolta epocale in campo agricolo dal sottoscritto fortemente voluto e al quale bisogna, piuttosto, assicurare adeguate risorse per la manutenzione e l’evoluzione almeno triennale e che, invece, ad oggi è assicurata solo per qualche mese). La convenzione per la banca delle terre è stata sottoscritta nella passata legislatura in data 09/10/2018 (rep. 842) in ottemperanza della Legge Regionale n. 36 del 14/12/2017 e non è stata mai ovviamente abrogata.
Questo è quanto ci è stato possibile desumere dalle dichiarazioni ascoltate in audizione, contro-dedotte dal sottoscritto e accettate in quella sede dal Direttore Crescenzi e dai commissari tutti. Con vaghe giustificazioni, i consiglieri della maggioranza, tra cui si annoverano esponenti che conoscono bene il mondo agricolo, hanno bocciato incredibilmente l’ordine del giorno che avevamo presentato e che aveva come unico obiettivo fornire come Consiglio regionale un indirizzo ad Alsia e Giunta Regionale, per lavorare a un risultato che gli agricoltori, giovani in particolare, attendono da anni, mettendo una pezza a un bilancio che sul questo punto è totalmente omissivo.
Il tema riveste un grande interesse per l’agricoltura lucana – conclude il consigliere Braia – e in particolare per i giovani che vorrebbero cominciare a svolgere l’attività di imprenditore agricolo ma non hanno un terreno su cui operare, soprattutto alla vigilia di una nuova programmazione europea 2020/2027, che potrà avere come beneficiari proprio coloro che potrebbero vedersi assegnate queste terre, oggi incolte, o abbandonate. Proprio perché non si è fatto nulla per la Banca Regionale della Terra Lucana, abbiamo presentato anche una interrogazione e chiederemo una ulteriore audizione per approfondire finalmente nello specifico la questione.”