Consigliere regionale Braia (Italia Viva): “Garantire comunicazioni tra pazienti soprattutto se non autosufficienti e le informazioni mediche con le rispettive famiglie”. Di seguito la nota integrale.
Accade troppo spesso oramai, spesso sono portati via dalle loro famiglie e isolati sia dal Covid che dalla sanità lucana, senza neanche la possibilità di condividere il piano cure già in corso. Chiederò con una nota al Presidente Bardi e all’Assessore Leone l’istituzione di un servizio specifico.
“La pandemia non può e non deve interrompere anche le relazioni e la comunicazione, proprio nel momento in cui vi è più necessità. Non si possono costringere interi nuclei familiari a non avere contatti e/o notizie dei loro cari per giorni, una volta ricoverati.
E’ necessario organizzare con urgenza un servizio informativo specializzato che metta nelle condizioni ogni paziente ospedalizzato, non solo causa contagio da covid-19, di poter comunicare e dare informazioni sanitarie alla propria famiglia che non può avere più accesso alle strutture. Soprattutto per i pazienti anziani che non sono magari in grado di comunicare facilmente con smartphone o altro, di cui a volte non si sa neanche il reparto dove sono collocati. Trattasi di dignità, di civiltà e di rispetto della persona prima che del paziente.
Occorre mettere in atto procedure specifiche, assurdo che non lo si sia fatto sino ad ora, attraverso cui garantire che le informazioni e il conforto anche psicologico o emotivo possano attuarsi. Non si possono ricercare informazioni tramite amici, parenti, medici, politici sperando di arrivare a sapere qualcosa per il tramite di qualcuno. Si deve garantire il minimo diritto ai malati e alle famiglie.
Invierò, pertanto, una lettera diretta al Direttore Generale Esposito, all’Assessore Leone e al Presidente Bardi per chiedere l’istituzione di un servizio apposito, o di un protocollo specifico, attraverso il quale le famiglie dei degenti possano comunicare da e verso le strutture sanitarie, in questo periodo in cui le visite non sono ovviamente possibili nel rispetto proprio delle ordinanze del Presidente della Regione.”