Consigliere regionale Braia (Italia Viva) replica ai Consiglieri regionali Acito, Piro e Bellettieri (Forza Italia): “Banda larga, parlano gli atti della nostra giunta. Sanità, si lavori al rilancio e al futuro” Di seguito la nota integrale.
“Dopo 36 mesi, cioè tre anni di governo regionale, troviamo inopportuno, inadeguato e controproducente da parte di un gruppo di maggioranza, replicare sui temi parlando ancora di passato. Sulla banda ultra larga, purtroppo, basta leggere le delibere di Giunta del 2017 per capire che i primi 65 comuni BUL sono stati finanziati e i lavori sono cominciati a partire da quella data. Oggi si conclude un percorso che ovviamente vede il Mise protagonista, ma le risorse europee regionali messe in campo sono quelle della nostra legislatura, come anche hanno fatto notare i colleghi consiglieri Pittella e Cifarelli. Abbiamo lavorato e investito, in quegli anni, risorse ingenti per lo sviluppo concreto della nostra regione, ritenendo che il superamento del digital divide fosse uno degli asset fondamentali su cui puntare. Questo è innegabile, strumentale raccontarlo diversamente, ben venga comunque che finalmente l’obiettivo della fibra in tutta la Basilicata sia raggiunto, ne siamo tutti molto soddisfatti, a prescindere.”
Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.
“Rispetto al discorso sanità, invece, prima di giustificarsi – lo dico ai colleghi di Forza Italia – sarebbe buona cosa far parlare i dati relativi al personale medico e sanitario, mettendo uno accanto all’altro quelli del 2019 e quelli di oggi, 2022. Stessa cosa per i numeri delle liste di attesa di allora e odierne, per quelli dell’emigrazione sanitaria che registra dati impressionanti. Non amo raccontare storie né lanciarmi in accuse sterili e strumentali, senza il supporto dei dati verificabili: purtroppo il mio è il racconto della verità sullo stato attuale della sanità materana.
Comprensibile che si debba difendere in qualche modo l’operato dell’assessore attuale e del management ma consiglierei di farsi un giro negli ospedali di Matera e provincia, di chiedere alle famiglie e ai pazienti quali siano i servizi erogati. La replica che riporta le colpe al passato, lascia il tempo che trova. Passati tre anni, si dichiari ufficialmente la centralità del Madonna delle Grazie a Matera e l’autonomia della ASM, come base di partenza di ogni ragionamento sulla sanità del materano. Si definisca un cronoprogramma degli investimenti da effettuare e si proceda a ufficializzare una road map delle attività progettate per il rilancio della sanità territoriale in provincia di Matera.
Intanto, dopo la mia denuncia sia il Sindaco di Matera che la DG Pulvirenti hanno concordato una conferenza dei sindaci per decidere l’ubicazione di ospedali e case di comunità e questa è una notizia. Vedremo se seguiranno cambi di passo e azioni concrete. Non servono, infatti, solo luoghi dove prestare cure (di ospedali e presidi sanitari ne abbiamo abbastanza) Stigliano, Tricarico, Tinchi e Policoro sono i primi a cui dare dignità e funzioni di medicina territoriale. Serve personale, tecnologie e servizi da garantire e erogare a una bella fetta di popolazione lucana. Questa la direzione da intraprendere, non ci servono difese di ufficio, agli amici di Forza Italia come a tutta maggioranza chiediamo piuttosto di fare in fretta e agire immediatamente, per non far morire il paziente Asm, la cui responsabilità sarà tutta del presente e non certo del passato”