Consigliere regionale Braia: “Lo spazio è il futuro. Si riparta da Matera e dalla Basilicata con imprese e ricerca. Regione Basilicata inesistente”. Di seguito la nota integrale.
“Lo spazio è il futuro. La personale esperienza professionale nel settore mi rende orgoglioso di sapere che proprio a Matera, un amico come Vito Gaudiano con Openet ha creato uno spazio bellissimo, un luogo simbolico, un nuovo attrattore culturale fondamentale, dove provare a recuperare il gap della conoscenza nel settore aero-spaziale. Tutto accade nell’imbarazzante assenza dell’intero governo Regionale, ancora una volta miope e poco lungimirante.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.
“All’inaugurazione dei primi padiglioni della SPARKME Space Academy – prosegue Luca Braia – realizzata in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), purtroppo, la Regione Basilicata per l’ennesima volta risulta mancante. Presenti solamente il sottoscritto insieme al collega Cifarelli, come consiglieri regionali, in rappresentanza dell’istituzione.
Abbiamo uno straordinario nuovo luogo in cui tecnologia, conoscenza, arte e innovazione si intrecciano proponendo esperienze immersive, favorendo la sensibilizzazione verso le materie STE(A)M, in collegamento col 12 delegazioni internazionali, per la cerimonia inaugurale della XXVI edizione delle Olimpiadi internazionali di astronomia.
Alla città di Matera – conclude Braia – ora il compito di provare a recuperare in un settore che deve essere potenzialmente attenzionato, perché possa esplicitare il proprio potenziale, insieme al Centro di Geodesia spaziale, al Cluster Lucano Aerospazio, al Consorzio Tern, al CNR, a Telespazio. La Basilicata, dobbiamo ricordare, grazie anche al nostro lavoro ha oggi la Vice Presidenza del Network of European Regions Using Space Technologies, NEREUS.
Ci sono, infatti, 480 milioni di euro destinati proprio a Matera per il potenziamento del centro, che va messo in relazione con le imprese, al fine di accrescere competenze e conoscenze e quindi rappresentatività, alle varie aziende che compongono un indotto in grado di generare sviluppo, soprattutto nella gestione dei dati e non solo. In tutto questo se la regione non si rende parte attiva, per il comparto spazio proveremo a farlo noi.”