“Ritengo sia non più accettabile che, con la rimodulazione ulteriore consentita dall’Europa, non si riescano a recuperare risorse per circa 10 milioni di euro del Psr Basilicata per i 180 giovani agricoltori che attendono da 14 mesi lo scorrimento della graduatoria relativa alla misura 6.1. Sono stati utilizzati 6,5 milioni di euro per sostenere le attività extra-agricole (attività commerciali, servizi di accoglienza e servizi al turismo; servizi professionali alle imprese, attività produttive e artigianali, servizi alla persona e sociali) con i fondi per l’agricoltura ma non si riesce, di contro, a finanziare tutti e 180 primi insediamenti.
Il Presidente Bardi e il Governo Regionale prendano l’impegno a incrementare la dotazione per finanziare tutte le graduatorie definitive della sottomisura 6.1 “Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori” del PSR 2014-2020 (FEASR), in modo da soddisfare tutte le domande di sostegno a valere sul secondo bando della misura stessa. Non c’è più tempo da perdere. Ho presentato una mozione perché si esca dallo stallo in cui rischia di rimanere il comparto agricolo che dalla regione non ha avuto, ad oggi, alcun sostegno. Si parta dai giovani che erano e devono continuare ad essere la scommessa per il futuro e, al contempo, per la ripresa post crisi, fornendo le opportunità a chi in questa nostra regione vuole continuare a vivere.
L’Assessore Fanelli, inoltre acceleri istruttoria della Misura 5.2 (sostegno danni per le calamità) del Psr Basilicata 2014-2020, anche creando delle speciali task force di funzionari e assistenze tecniche, come si è fatto in passato in caso di necessità per velocizzare e completare istruttorie.
Sono da velocizzare, ancora, anche le istruttorie relative agli agriturismi (Misura 6.4.2) che attendono da tempo e che in questa fase, invece, potrebbero essere uno dei motori di ripartenza per il turismo rurale e sostenibile in Basilicata. Così come non si perda altro tempo per le istruttorie del bando relativo alle recinzioni protettive dai danni causati dagli ungulati.
L’agricoltura non é mai stato il comparto cenerentola di questa regione e deve essere il fulcro della ripartenza. Ad oggi, dei circa 70 milioni di euro messi in campo dalla Giunta Regionale solo 200 mila euro sono stati destinati al comparto agricolo: questa appare essere una vera assurdità. Proprio mentre, contemporaneamente, si annunciano tagli alla ricerca e all’innovazione nel comparto, mettendo anche i progetti del Cluster Bioeconomia a rischio.”
Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva, già Assessore Regionale alle Politiche Agricole.