“È necessario mettere in campo un coordinamento delle regioni del sud per costruire una piattaforma comune. Prorogare gli investimenti nel mezzogiorno per industria 4.0, modificare la legge sulle royalties per le regioni che estraggono estendendo alle rinnovabili, livelli essenziali delle prestazioni prima di parlare di autonomia regionale. La federazione con Azione verso il partito unico oggi sancita a Milano è una direzione che si intraprende nella speranza che si possa consolidare anche in Basilicata, per essere protagonisti della costruzione dell’alternativa per il futuro moderato anche della nostra regione. È una “Scelta” su salute, cultura, Europa, libertà, territori, il nostro avvenire, come l’acronimo scelto per lanciare la campagna di tesseramento e adesione a Italia Viva.”
Lo ha dichiarato il consigliere regionale Luca Braia intervenendo a Milano alla Assemblea Nazionale di Italia Viva.
“Tutti i candidati e le candidate alle ultime politiche hanno contribuito a uno straordinario risultato che, in Basilicata, ci ha visto protagonisti. A Milano, trovarsi insieme in sala agli eletti e ai parlamentari uscenti di Italia Viva, che continueranno a lavorare per il partito e per il bene dell’Italia, rende evidente che il risultato del terzo polo è stato raggiunto perché abbiamo provato tutti a riaccendere la speranza che una politica nuova è possibile.
Non solo, è necessaria una politica responsabile e coraggiosa e questa speranza a cui il nostro elettorato ha contribuito va ulteriormente rilanciata, non possiamo deludere le cittadine e i cittadini che hanno creduto in Italia Viva.
In assemblea nazionale si respira quella libertà politica che ci sta facendo percepire distinti da una certa sinistra ma comunque distanti da un centro inadeguato che ha piegato in due, tra le altre cose, la sanità in Basilicata e non solo.
Tre le proposte che ho voluto lasciare all’assemblea, quale mio contributo alle tante riflessioni sul futuro del paese e del sud Italia. Occorre prorogare i termini di scadenza per gli investimenti al sud almeno per un altro anno, sino al 2024, per industria 4.0, la più grande operazione che ha liberato e moltiplicato gli investimenti senza intermediazione della politica. Ancora, modificare la legge che riconosce le royalties e le compensazioni ambientali alle regioni dove si estrae petrolio e gas, come in Basilicata, estendendo anche alle rinnovabili. Infine, riguardo l’autonomia differenziata, senza i LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni) non si può accedere a nessuna riforma federativa. Il rischio di è quello di affossare una volta per sempre il nostro mezzogiorno.”