Consigliere regionale Braia: La Zes Unica è il furto di fine anno. Non diventi l’ennesimo cimitero delle opportunità mancate per la Basilicata. Di seguito la nota integrale.
“Il Presidente Bardi rivendichi e tuteli il lavoro svolto per il rilancio della nostra regione con la Zes Ionica, recuperando anche il ruolo della commissaria Gallucci.
Azzerato, infatti, il protagonismo dei territori. Dal 1 gennaio 2024, in attesa di un DPCM al momento solo annunciato, senza nemmeno prevedere un passaggio di consegna, tutte le decisioni politiche e burocratiche in ambito di Zone Economiche Speciali, saranno concentrate a Roma, nelle stanze del Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Raffaele Fitto.
Cancellata tutta l’organizzazione operativa, costruita in 18 mesi di attività sui territori, compreso il prezioso “Tavolo del Partenariato Sociale”. Si trasformano in carta straccia le tante convenzioni stipulate con le Università, gli istituti di credito, gli ITS messi in piedi dal Commissario. Questi saranno gli effetti del decreto-legge n. 124/2023 che istituisce, a partire dal 1 gennaio 2024, la Zona economica speciale per il Mezzogiorno-“ZES unica” che comprende territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna. Sostituisce le attuali zone economiche con le 8 diverse strutture amministrative che avevano ottimamente operato, sino ad oggi, anche in sinergia e condivisione operativa.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva – Renew Europe.
“Va fatto un ringraziamento alla commissaria della Zes-Ionica Floriana Gallucci – prosegue il Consigliere Braia – per il brillante lavoro sin qui svolto. Auspichiamo che la Basilicata possa recuperare la sua competenza, esperienza, professionalità e grande capacità di ascolto e coinvolgimento dei sindaci e degli stakeholder territoriali, dimostrata in poco più di un anno di attività.
La conferenza stampa di congedo della commissaria ZES Ionica Interregionale di Puglia e Basilicata, Floriana Gallucci, rappresenta uno spartiacque tra cosa è stata la Zes Ionica e ciò che forse sarà la Zes Unica di cui non si conosce assolutamente nulla. Si accentra tutto in mano del Governo, in particolare del Ministro Fitto, azzerando tutte strutture che hanno operato magistralmente sul territorio.
In questo anno, grazie al lavoro svolto dal team della commissaria Gallucci, sono pervenute allo “Sportello Unico”, aperto a ottobre 2022, circa 80 pratiche di insediamento produttivo. Ben 29 autorizzate per investimenti complessivi di circa 200 milioni di euro e incremento occupazionale previsto di 1.100 nuovi posti di lavoro.
Nello stesso periodo autorizzati e aperti cantieri per 108 milioni di euro, 50 per gli investimenti nell’ambito dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio e 58 in Basilicata, tra infrastrutture e piattaforma strategica sulla logistica nelle aree di Tito a Potenza, area industriale Jesce – La Martella e in Val Basento.
Il Presidente Bardi, in questa fine legislatura, appare distratto dagli incastri delle candidature per le elezioni. Tuteli, piuttosto, il lavoro già svolto per dare continuità a imprese e territori, coinvolgendo magari anche la Commissaria Gallucci e la struttura tecnica.
Le Zes – conclude Luca Braia – sono una grande opportunità ma, con il comando a Roma e l’azzeramento delle strutture operative territoriali, la situazione va monitorata quotidianamente. Ogni possibilità data dalle Zes, infatti, potrà ora prendere vie differenti da quelle auspicate dai lucani e dalle lucane, con grave danno per la nostra già fragile economia di Basilicata.”