Il comparto dell’edilizia e il suo indotto non può più attendere le bizze di un centro-destra a trazione leghista litigioso, diviso e soprattutto inconcludente che non riesce a decidere ma, al contrario, riesce benissimo a non fare nulla per la Basilicata, mentre il Presidente Bardi rimane a guardare.
Questo il commento del capogruppo PD, Roberto Cifarelli.
Nell’ultima seduta del Consiglio Regionale abbiamo assistito sgomenti all’ennesima pantomima messa in scena dalla maggioranza di centro-destra.
Ancora una volta la proposta di legge denominata “Modifiche alla Legge regionale 6 agosto 1997, n.38 – Norme per l’esercizio delle funzioni regionali in materia di difesa del territorio dal rischio sismico”, approvata in Commissione, non viene discussa in Consiglio, ma rinviata.
Il motivo del rinvio è da ricondursi alla feroce contrapposizione presente all’interno della maggioranza, in particolare tra il gruppo di Forza Italia ed il gruppo della Lega. Conflitto che spesso e volentieri viene riportato in Aula con la conseguente paralisi dei lavori consiliari.
La suddetta proposta di legge presentata dal Consigliere Acitoe firmata anche dal sottoscritto, si propone di adeguare la normativa regionale nel campo delle autorizzazioni e dei controlli in materia di rischio sismico alla normativa nazionale che nel frattempo ha sburocratizzato e velocizzato alcuni procedimenti.
Appare evidente che l’adeguamento legislativo proposto non ha solo una valenza tecnica, ma, ha soprattutto una significativa ricaduta economica sul territorio. Velocizzare l’iter autorizzativo e rispondere alle tante pratiche oggi presenti presso il Dipartimento Infrastrutture significa dare ossigeno ad un settore economico che genera occupazione e ricchezza per il territorio.