Consigliere regionale Cifarelli (PD): “Ospedale di Matera senza medici, Asm né li trattiene, né li sostituisce”. Di seguito la nota integrale.
Non si comprendono i criteri con i quali l’ASM di Matera decide se trattenere o meno in servizio i dirigenti medici che chiedono, come per legge, di poter continuare a restare in servizio anche dopo aver raggiunto i requisiti per la quiescienza.
E’ nota, infatti, la carenza di medici in tutti gli ospedali e segnatamente in quello di Matera.
Solo qualche giorno fa è andata in pensione la Dirigente medico della neurologia, nonostante avesse chiesto di poter restare in servizio, ed a tutt’oggi, oltre neurologia, operano senza Dirigente medico le Unità Operative Complesse di Pediatria, Centro Salute Mentale, Psichiatria, Malattie Infettive, Anestesia e Rianimazione, Oculistica.
Dal primo giugno, poi, andrà in pensione il Dirigente medico di Neuropsichiatria infantile e dal 1 agosto quello di Cardiologia e Utic.
Per queste ragioni ho interrogato il Presidente Bardi e l’Assessore Fanelli per comprendere le ragioni per le quali, vista la carenza di personale medico nei reparti del Presidio Ospedaliero “Madonna delle Grazie” di Matera, l’Azienda Sanitaria Matera (ASM) rifiuta alcune richieste di prosecuzione del rapporto di lavoro (post quiescienza), così come prevede la Legge e quali i criteri utilizzati dall’ASM per determinare quali richieste di prosecuzione accettare e quali rifiutare.
Ho chiesto inoltre di capire per quale motivo l’ASM di Matera non ha provveduto per tempo ad indire procedura concorsuale per la sostituzione del responsabile di UOC Neuropsichiatria infantile e Cardiologia e Utic creando così un ulteriore disservizio.
Infine per conoscere se hanno provveduto ad impartire con specifica direttiva alle Aziende Sanitarie il rispetto delle nuove procedure indicate nella legge 128/2022 per quanto concerne la composizione delle commissioni di esperti per il conferimento degli incarichi di direttore di struttura complessa della dirigenza sanitaria , medica e veterinario e l’attribuzione dei relativi incarichi da parte del Direttore Generale secondo l’ordine di graduatoria, stabilendo nel frattempo la reindizione dei nuovi avvisi non espletati e disciplinati dalla vecchia procedura.