“Questa mattina ho deposito alcune modifiche alla legge regionale 18 dicembre 2007, n. 24 ‘Norme per l’assegnazione e la gestione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica’. Si avvia un iter nelle commissioni consiliari competenti che dovrà coinvolgere in particolare il governo regionale e l’amministrazione comunale, oltre che enti ed associazioni presenti nel quartiere”. Lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza.
“Per svuotare il quartiere Bucaletto – evidenzia Lacorazza – è necessario avere immediatamente disponibili un numero di alloggi di edilizia popolare residenziale e trovare una soluzione abitativa alternativa agli abitanti del quartiere che abbiano le condizioni economiche fragili e siano in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge regionale 24/2007. La criticità risiede proprio nel fatto che se l’investimento ricade in un’area dove sono presenti prefabbricati abitati, occupati o assegnati che siano, è difficile avviare l’investimento senza avere una soluzione abitativa alternativa, seppur temporanea, per gli abitanti. A ciò si è risposto con l’adozione di contributi economici per autonoma sistemazione abitativa, ossia assicurando un sostegno a rimborso per le spese di locazione in favore degli abitanti di Bucaletto che, in autonomia e in piena libertà, sceglievano di abbandonare il prefabbricato in favore di una abitazione”.
“Questa scelta – aggiunge l’esponente del Pd – porta con sé due rischi: 1. la potenziale occupazione del prefabbricato da parte di altro nucleo familiare; è quindi necessario procedere all’abbattimento immediato dei prefabbricati liberati grazie a questa misura; 2. il concreto rischio che il nucleo familiare che opta per questa scelta veda ridurre la sua capacità di accedere all’assegnazione di casa di edilizia popolare, perché finisce per perdere uno dei punteggi cardine della norma regionale, ossia l’abitare in un alloggio fatiscente (rif Art.8, comma b.5 della LR 24/2007)”.
“La proposta – prosegue Lacorazza – si pone quindi l’obiettivo di ridurre questi due rischi che trascinano con sé un terzo: i tempi per la realizzazione degli alloggi che sono legati a strumenti di finanziamento che hanno date certe. La proposta prevede la creazione di una riserva speciale negli elenchi della graduatoria regionale, nella misura del 20% degli alloggi da assegnare e prevede poi l’adozione di un progetto speciale per risolvere, con un intervento ad hoc, la condizione abitativa dei residenti in Bucaletto, attraverso il ricorso all’istituto della mobilità, ad un lato, e quello assegnazione temporanea, dall’altro. Infine si propone di inserire nella legge regionale la previsione dell’applicazione alle strutture prefabbricate di un canone di locazione calmierato e parametrato alle effettive condizioni economiche del nucleo familiare assegnatario, con esenzione per coloro che hanno un Isee al di sotto della soglia di povertà assoluta”.
“Nelle scorse settimane – conclude il Consigliere regionale del partito democratico – abbiamo scongiurato che 3,5 milioni di euro fossero scippati a Bucaletto. Ora nel chiedere di rinnovare il sostegno per l’autonoma sistemazione avviamo l’iter di modifica della legge regionale che potrebbe consentire di costruire una soluzione definitiva. Ma è necessario che nelle audizioni che chiederò avvengano in tempi brevi, Governo regionale ed Amministrazione comunale condividano un percorso insieme al Consiglio regionale che all’unanimità potrebbe approvare una norma di civiltà per chiudere una ferita storica”.