Gianni Leggieri, Consigliere regionale M5s: “Sbarchi triplicati, benzina alle stelle, incoerenze a livello europeo e bonus inefficaci”. Di seguito la nota integrale.
Sbarchi triplicati, benzina alle stelle, incoerenze a livello europeo e bonus inefficaci. A quasi un anno dall’entrata in carica del governo Meloni, c’è quasi tutto il contrario di quello che è stato promesso di eliminare (ma solo a colpi di slogan urlati nelle piazze italiane). L’impressione è che le cose, anziché migliorare, siano in realtà peggiorate e siano destinate a peggiorare con il trascorrere delle settimane.
Un anno fa Fratelli d’Italia e il centrodestra hanno affermato a più riprese di “essere pronti” per governare. Il tempo, invece, ci ha restituito una realtà più amara, ma veritiera: non erano affatto pronti. A pagarne le conseguenze siamo tutti noi. Il prezzo della benzina ha raggiunto l’ennesimo “aumento record”. In autostrada la benzina “verde”, in modalità self service, ha un prezzo che si aggira mediamente sui 2 euro al litro, il gasolio a 1,98 euro al litro.
Il governo Meloni inoltre pare che stia preparando l’ennesimo bonus, da 80 euro, per fronteggiare l’emergenza caro-vita, di cui beneficeranno coloro che hanno avuto accesso alla carta “Dedicata a te”. Si tratta di una platea ristrettissima. Inoltre, la decisione di abolire il reddito di cittadinanza, strumento che, in un periodo come questo, avrebbe fornito un supporto prezioso alle famiglie, porterà ad un netto peggioramento della situazione non senza tensioni sociali.
Dagli aumenti incontrollati agli sbarchi sulle coste italiane: L’immigrazione, altro cavallo di battaglia di Giorgia Meloni, si poteva un anno fa fronteggiare con il famigerato “blocco navale”, una soluzione divenuta impraticabile una volta preso possesso di palazzo Chigi. La situazione è seria, ma la risposta del governo è palesemente insufficiente. La politica è innanzitutto fornire risposte ai problemi dei cittadini ed è chiaro che il centrodestra, in questo momento, non è in grado di fornirle. La prova provata che quando si governa è tutt’altra cosa rispetto a quando si parla alle piazze.
Senza un cambio di rotta e le situazioni di crisi, interne e internazionali, difficilmente si potranno fronteggiare a colpi di slogan e con provvedimenti incoerenti e confusi. Una situazione destinata a riflettersi anche qui in Basilicata, sul sedicente “governo regionale del cambiamento” di centrodestra.