Consigliere regionale Leggieri (M5s): “Alcune doverose precisazioni in merito alle parole del responsabile dell’Ufficio Stampa della Provincia di Potenza”. Di seguito la nota integrale.
Ci risiamo. Il responsabile della Comunicazione della Provincia di Potenza è ossessionato dalla mia presenza in Consiglio regionale e dalla mia attività, che si fonda sempre sul rispetto verso il prossimo e sul rispetto della dignità umana. Pochi giorni fa, dopo che io ho espresso il mio punto di vista sull’inchiesta della Procura di Potenza che ha ipotizzato la cosiddetta “macchina del fango”, esprimendo solidarietà a due presunte vittime (la ex sindaca di Ruoti, Anna Maria Scalise, e l’attuale sindaco di Ruoti Franco Gentilesca), il responsabile dell’Ufficio stampa dell’ente Provincia di Potenza ha inondato le caselle email di tanti cittadini (compresi avvocati e altri professionisti) per esprimere le sue lagnanze. Una singolare forma di “cahiers de doleances” del comunicatore di Piazza Prefettura in cui continua a citarmi non senza una carica di rabbia. Una carica di livore che, tra l’altro, già in passato (lo dimostrano le decine di post a sua firma appositamente archiviati e che saranno messi a disposizione delle autorità competenti) ha dimostrato, ironizzando –diciamo così – sulla mia persona e sulla mia attività politica.
Se io non fossi un rappresentante delle istituzioni, ma un semplice cittadino, potrei sorvolare. La mia funzione mi impone però di esprimermi anche sulle vicende pubbliche che direttamente o indirettamente riguardanoil comunicatore della Provincia di Potenza, che trova il tempo, probabilmente anche durante l’orario di lavoro, di inviare una email a centinaia di destinatari con il seguente testo che vale la pena riportare pedissequamente:
“Ha ragione il Consigliere Leggieri, la macchina del fango (anche la sua) nei miei confronti al limite dello stalking continua sotto mentite spoglie anche adombrando il principio del limitare la mia libertà di espressione, di lavoro, di difesa delle mie tesi nell’indagine in oggetto e di opinione e finanche di movimento, che questa volta affido ai miei legali per le denunce del caso.
Distinti saluti.F.to Luigi Scaglione – Giornalista
(a nome personale e senza alcun titolo di riferimento per il ruolo svolto)”.
Se il responsabile dell’Ufficio stampa della Provincia di Potenza pensa di ribaltare la realtà dei fatti, è chiaramente in errore. Attribuisce, con l’uso di locuzioni ben precise, alla mia persona condotte che nulla hanno a che vedere con il mio stile di vita e il mio operato anche attribuendomi fatti precisi. Per questo saranno le autorità preposte ad occuparsene. Parla di stalking, di “macchina del fango” (sic!) e di limitazione della sua libertà di espressione, adombrando azioni legali. Sì, è proprio un singolare ribaltamento della realtà da parte del comunicatore della Provincia di Potenza, che usa a sproposito alcuni termini, evidentemente senza conoscerne il significato – una grave pecca per il ruolo prestigioso che ricopre -, e non accetta quella ventata di aria pulita che proviene dai diritti costituzionalmente garantiti. Pensa, con il solito modo di fare smargiasso, unito a becero vittimismo, che siano compressi i suo di diritti (cosa non vera), tralasciando, come spesso succede, i doveri che lo riguardano.