Consigliere regionale Leggieri (M5s): “Le mie dimissioni dalla carica di Consigliere Segretario dell’UdP
sono state un atto di responsabilità”. Di seguito la nota integrale.
Le mie dimissioni dalla carica di Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, annunciate nella conferenza stampa del 27 aprile scorso e comunicate formalmente agli uffici preposti, hanno un significato ben preciso. Sono avvenute all’insegna della linearità e della coerenza, che mi sono promesso di dare al mio operato sin dal primo giorno di lavoro in via Verrastro; sin dal primo giorno al servizio dei cittadini come esponente del MoVimento Cinque Stelle.
Le mie dimissioni non sono altro che un messaggio chiaro e diretto ai partiti del centrodestra lucano. “FATE PRESTO! Non è più il momento di pensare alle poltrone! Urge risolvere i problemi che attanagliano i Lucani”
Abbiamo davanti a noi gravi ed importanti problemi da affrontare e da risolvere. E cosa fa la maggioranza? Litiga e si avvita in continue polemiche che hanno determinato la paralisi del Consiglio regionale. Le liti interne al centrodestra lucano, dove assistiamo a continui ed imbarazzanti atteggiamenti, hanno un unico fine: rimanere incollati alle poltrone, senza pensare a come rilanciare l’azione politica e mettere in campo provvedimenti destinati al bene comune, allo sviluppo e al benessere dei lucani.
I cittadini della Basilicata ogni giorno possono leggere le dichiarazioni che sono dei veri e propri attacchi incrociati provenienti da esponenti della stessa coalizione che avrebbe dovuto governare la regione. Il continuo modo di fare, improvvisato e caratterizzato da miserevoli personalismi, sta offuscando l’immagine della più importante istituzione locale, la più vicina ai cittadini lucani. Atteggiamenti isterici e bipolari che si riflettono pure su altri organismi. Penso alla Quarta Commissione, chiamata ad affrontare le tante questioni in materia sanitaria e di fatto bloccata da oltre cinque mesi dai capricci del suo presidente, il quale motiva la mancata convocazione affermando che la sua operatività dipende dal rinnovo dell’intero Ufficio di presidenza del Consiglio. In questo modo tenta di scaricare ogni responsabilità alle questioni burocratiche e con leggerezza si lascia andare alle solite polemiche con i colleghi di maggioranza, prendendosela a giorni alterni con gli esponenti dei partiti che formano lo sgangherato centrodestra lucano. Il tutto mentre le scadenze incombono con il bilancio che deve essere approvato quanto prima, onde evitare preoccupanti stalli e conseguenze nefaste per la Basilicata.