Gianni Leggieri Consigliere regionale M5S: “Lavorò a lungo con il fotoreporter lucano Raffaele Ciriello. Vent’anni fa veniva uccisa in Afghanistan la giornalista Maria Grazia Cutuli”. Di seguito la nota integrale.
Il 19 novembre 2001 veniva uccisa in Afghanistan la giornalista del Corriere della Sera Maria Grazia Cutuli. Gli assassini cercavano di recuperare del materiale giornalistico messo da parte da Cutuli, dopo settimane di lavoro. Quello di Maria Grazia Cutuli, purtroppo non sarà l’ultimo omicidio di un giornalista. A distanza di qualche mese, nel marzo 2002, a Ramallah, in Cisgiordania, veniva assassinato dalla raffica di mitra di un carro armato israeliano il lucano – nacque a Venosa – Raffaele Ciriello. “Lello”, come veniva affettuosamente chiamato, era un fotoreporter di fama internazionale e collaborava con il Corriere della Sera. Si trovava in Cisgiordania con un accredito del quotidiano milanese.
Le perdite dolorose che il giornalismo italiano ha patito con la scomparsa di Maria Grazia Cutuli e Raffaele Ciriello ci deve ogni giorno far riflettere sull’importanza dell’informazione e del giornalismo di qualità. La lezione che il loro esempio ci ha dato non deve essere mai dispersa anche se appartiene ad un modo di fare informazione che ha subito negli ultimi venti anni una vera e propria rivoluzione. Sono sempre meno i reporter che si recano e stazionano per lungo tempo nei luoghi dai quali si originano fatti e notizie rilevanti. Lo stesso si dica per i fotoreporter. Il venosino Raffaele Ciriello è stato un fotografo di guerra di razza, oltre che un chirurgo plastico molto apprezzato. Indimenticabile lo scatto che lo ritrae proprio con Maria Grazia Cutuli in un momento di spensieratezza, prima di immergersi di nuovo nel turbinio delle notizie e delle immagini. A loro va il nostro ringraziamento ed un continuo ricordo. Al loro esempio umano e professionale il giornalismo vero deve sempre ispirarsi. Come ha detto il vicedirettore del Corriere della Sera, Barbara Stefanelli: “Di carta o byte, non cambia la promessa: non mentire, non manipolare, non nascondere”.