Il capogruppo del PD ricorda a 10 anni dalla sua scomparsa Angelo Raffaele Di Nardo, “l’uomo di scuola e di cultura, il Presidente che ha incarnato la migliore sintesi che innestava la nuova stagione politica con un nuovo spirito del tempo e del governo”
“A dieci anni dalla scomparsa del presidente Raffaele Di Nardo non abbiamo solo il dovere di ricordare, fissando la memoria dell’uomo di scuola e di cultura, di politica e istituzioni ma anche la rubrica di una stagione che ha segnato un forte ancoraggio al futuro della Basilicata. Gli accordi sul petrolio e sull’acqua, inediti e complessi, ma anche riserve di fiducia per le opportunità che avrebbero potuto riservare, rappresentano senza dubbio uno dei passaggi fondamentali della storia della Basilicata”. È quanto dichiara il capogruppo del Pd, Piero Lacorazza, che precisa: “La ‘piccola’ regione, sulle risorse naturali, definisce intese con lo Stato e le compagnie petrolifere, con la Regione Puglia. Ogni valutazione andrebbe contestualizzata e storicizzata perché a quel tempo i termini ‘petrolio’ e ‘acqua’ non erano schiacciati dal risentimento o peggio ancora dal ‘tradimento’. Furono anni importanti, una stagione politica che fu al meglio interpretata dalla squadra di Governo e dalla rappresentanza consiliare che proiettavano nelle istituzioni, in particolare per il centrosinistra, un riformismo che affondava le radici in partiti contrapposti ma non da classi dirigenti respingenti sia nella fisiologica dialettica Governo opposizione sia nel rapporto con il popolo”.
“Angelo Raffaele Di Nardo, l’uomo di scuola e di cultura, il Presidente Di Nardo – conclude Lacorazza – ha incarnato la migliore sintesi che innestava la nuova stagione politica con un nuovo spirito del tempo e del governo. L’Aula consiliare a lui dedicata è chiamata al ricordo che pesa sul futuro della Basilicata che ancora può essere interpretato, in un contesto ovviamente diverso, mettendo insieme cultura, politica e riformismo”.