“L’approvazione di una mozione a sfavore della Legge contro l’omotransfobia e la misoginia da parte del Consiglio comunale di Potenza è un atto ‘vergognoso’. Il medioevo ideologico e oscurantista a cui siamo purtroppo costretti ad assistere in questi tempi è diventata una vera e propria piaga”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata Mario Polese di Italia Viva che sottolinea. “Trovo paradossale quanto avvenuto al Comune di Potenza per almeno due ragioni. La prima, gravissima, è che questo voto avvenga a poche ore dalla tragedia di Caivano in provincia di Napoli dove una giovanissima donna è stata assassinata dal fratello perché amava un ragazzo trans. Il fratello considerava Ciro ‘infetto’ e per questo ha investito la coppia con la propria auto. Nemmeno fatti terribili di cronaca fermano questa deriva di odio e di strumentalizzazione politica. La seconda ragione è che la maggioranza di destra della città di Potenza non trova nulla di più importante da fare che approvare una vergognosa e inumana mozione contro una proposta di Legge (decreto Zan) che è ancora in discussione al Parlamento”. Per Polese: “Purtroppo i casi di violenza contro chi è ritenuto diverso o verso chi è più debole sono sempre più frequenti. Penso al pestaggio mortale contro Willy a Colleferro a Roma compiuto da 4 balordi o alla violenza sessuale del ‘branco’ contro due ragazze minorenni a Marconia in provincia di Matera. E nonostante questo nel capoluogo della Basilicata c’è chi attraverso sofismi dialettici mette al centro della propria azione politica una vera e propria distonia della realtà”. “Credo non ci sia più tempo da perdere: le forze sane della nostra società hanno il dovere di mettere in campo tutto ciò che è possibile per frenare queste derive fecondatrici di odio”, conclude Polese.
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