Carlo Trerotola, consigliere regionale “Prospettive Lucane”: “La ricreazione e’ finita. O il consiglio regionale opera o è preferibile ridare la parola agli elettori. Al peggio non c’è fine”. Di seguito la nota integrale.
Sono indignato per la sistematica mancanza del numero legale, che continua a registrarsi durante quasi tutte le sedute del Consiglio Regionale.
Un atteggiamento poco responsabile e per nulla istituzionale, che avevo già censurato nel mese scorso e che si è riproposto anche nell’adunanza di ieri, bruscamente interrotta per i soliti giochetti interni ad una presunta maggioranza, sempre più sfilacciata e litigiosa.
In questa circostanza devo esprimere un pubblico plauso alla correttezza ed al senso di attaccamento alle istituzioni, mostrato dai colleghi Cariello ed Acito, che si sono ribellati all’atteggiamento “turistico” degli altri componenti di quello che ho già, purtroppo, definito “gruppo Vacanze Piemonte” e che, insieme al Presidente del Consiglio Cicala ed all’intera minoranza, sono rimasti metaforicamente in aula, anche se la seduta era in videoconferenza.
Agli scolaretti che hanno scambiato la solenne sede del Consiglio Regionale per un’allegra aula scolastica, nella quale effettuare qualche sporadica scampagnata e collezionare filoni, dico che la ricreazione è finita.
Se intendono onorare il mandato per il quale il popolo lucano li ha eletti, adempiessero alle funzioni pubbliche con disciplina ed onore, come prescrive l’articolo 54 della Costituzione Italiana.
I problemi che dilaniano la comunità lucana sono enormi, a partire da quelli sia di natura sanitaria ed epidemiologica che di carattere sociale, economico ed occupazionale determinati dalla pandemia in atto.
Per fronteggiarli in maniera adeguata occorre impegnarsi a fondo con spirito costruttivo e, se possibile, unitario.
I cittadini sono stufi di questi anacronistici giochetti di posizionamento politico, attendono risposte concrete ai loro bisogni ed alle loro aspettative.
Per corrispondere positivamente a queste esigenze, invito i colleghi consiglieri di buona volontà a cooperare per garantire che l’attività del Consiglio Regionale si svolga regolarmente e che le assillanti questioni che riguardano la Basilicata possano essere affrontate ed avviate a soluzione.
Se, invece, dovessero persistere atteggiamenti irrispettosi del decoro delle istituzioni che rappresentiamo, con il persistere di Consigli Regionali sciolti per mancanza di numero legale e scarso amalgama all’interno della maggioranza eletta per sostenere le azioni del Presidente Bardi, sarebbe preferibile evitare accanimenti terapeutici e trarne le opportune conseguenze ridando la parola agli elettori.