Consigliere regionale Trerotola: “Reddito minimo d’inserimento deve essere garantito anche ai beneficiari di Roccanova”. Di seguito la nota integrlae.
Tutte le istituzioni sono in prima fila per varare misure che contrastino la povertà e mitighino i devastanti effetti economici e sociali prodotti dalla pandemia.
Non a caso anche il governo centrale ha doverosamente stabilito di prorogare il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione d’emergenza ed in deroga.
Perciò stupisce la deliberazione, in controtendenza, adottata dalla Giunta Comunale di Roccanova di non aderire oltre la data del 31 marzo 2021 alla eventuale proroga dei progetti di cui al “Programma per Reddito Minimo di Inserimento”, con il consequenziale rischio che 7 persone e le loro relative famiglie possano restare prive di una minima fonte di sussistenza.
Pur comprendendo l’amarezza degli amministratori comunali rispetto alla lamentata scarsa collaborazione di alcuni soggetti beneficiari del programma RMI, vanno poste rapidamente in essere tutte le azioni utili a scongiurare riflessi negativi sulle condizioni materiali di vita di nuclei familiari svantaggiati, per di più in piena emergenza Covid ed in una piccola comunità, dove tutti si conoscono e dove la sofferenza di ognuno spesso rappresenta il dolore di tutti.
Pertanto, invito l’esecutivo del Comune di Roccanova, che vanta una consolidata tradizione di vicinanza ai bisogni dei più disagiati, a revocare la Deliberazione di Giunta Comunale n. 11 del 15/3/2021 e, contestualmente, i soggetti interessati a partecipare con maggiore spirito collaborativo alle attività programmate dall’Amministrazione Comunale.
In assenza dell’atto di revoca, la Giunta Regionale dovrebbe comunque garantire la prosecuzione delle attività di RMI anche per i beneficiari di Roccanova per non determinare disparità di trattamento tra tutti coloro che appartengono a questa platea o consentendo al Comune di Roccanova di rimodulare il progetto da attuare, rendendolo maggiormente funzionale alle esigenze programmatiche ed organizzative dell’ente, o individuando direttamente soluzioni progettuali alternative a quelle comunali che continuino a garantire il sostegno al reddito anche alle famiglie roccanovesi.