L’allarme del consigliere regionale Zullino (Basilicata Oltre): “In Regione ci sono procedure di selezione di personale ad interpretazione variabile. Altro che il rispetto della legge”. Di seguito la nota integrale.
“Ho letto la nota dell’avvocato Adeltina Salierno a commento della sentenza della V sezione del Consiglio di Stato 23/11/2023 n. 10049 relativa all’Avvocatura regionale. Devo ammettere che è riportata una personale lettura della vicenda, tra l’altro con un’autoproclamazione della presunta vincitrice del concorso, per dirigere l’Avvocatura regionale, a cui non appartiene. Infatti risulta che l’avvocato Salierno non avesse superato il concorso pubblico indetto dalla Regione Basilicata e vinto nel 1995 dal collega Valerio Di Giacomo», dichiara Massimo Zullino, consigliere regionale e capogruppo di Basilicata Oltre.
«Si identifica quale presunta vittima della revoca, tacendo che l’avvocato Di Giacomo, dell’Avvocatura regionale e secondo classificato, aveva proposto nel suo ricorso per rivendicare il ruolo di Avvocato coordinatore, ritenendo che la collega Salierno andasse estromessa per difetto di requisiti, non verificati dalla Regione Basilicata, e che la graduatoria andasse riformata per le gravi ragioni esposte nei vari motivi di ricorso che avevano trovato accoglimento dalla V sezione del Consiglio di Stato, che con ordinanza del 22/04/2021 n. 2134, aveva accolto il suo appello cautelare. Esattamente come avvenuto nella vicenda giudiziaria che l’avvocato Salierno commenta su Cronache Lucane», continua Zullino.
«L’avvocato Salierno, presunta vittima, gode dimostrabilmente dei favori dell’attuale Governo Regionale, presso la cui direzione generale del dipartimento Salute e politiche della persona svolge inspiegabilmente un incarico di sconosciuta entità, contestualmente a quello conservato presso l’Azienda Sanitaria di Potenza, che l’ha assunta con un atto di dubbia validità, scorrendo una estinta graduatoria di una Azienda Sanitaria che era stata già soppressa. È forse più verosimile ritenere che l’avvocato Salierno sia stata salvata dalla Regione Basilicata e che il vero danneggiato sia stato piuttosto l’avvocato Di Giacomo, il quale si è visto sottrarre un esito giudiziale favorevole ragionevolmente pronosticabile con l’espediente di una illegittima revoca della graduatoria. In conclusione è evidente, ancora una volta, l’utilizzo di norme amministrative ad personam così come ho denunciato in passato sia alla Corte dei Conti sia alla Procura della Repubblica in merito all’interpretazione e alla possibilità di utilizzare graduatorie di concorsi pubblici che, in base agli idonei posizionati utilmente, diventano scorrevoli o meno. Pertanto mi auguro che anche su questo aspetto le autorità competenti possano presto vagliare la totalità degli atti posti in essere dal governo Bardi relativi alla selezione di personale», conclude Massimo Zullino, consigliere regionale e capogruppo di Basilicata Oltre.