Consigliere regionale e presidente della quarta commissione regionale, Massimo Zullino (Lega): “L’ospedale di Matera è un punto di riferimento per tutta la provincia e va potenziato”. Di seguito la nota integrale.
“Leggo e vedo commenti, negli ultimi giorn,i sui giornali e social in generale, riguardo iniziative su presunte decisioni in merito al Piano Socio Sanitario regionale o Legge di riordino.
Parlando con trasparenza e riferendo ai lucani le verità assolute, è necessario dichiarare che ad oggi non è stato presentato, né discusso alcun Piano Socio Sanitario e neppure alcuna Legge di riordino”. Afferma il Presidente della Quarta Commissione, Politiche Sociali, Massimo Zullino.
“La Regione Basilicata, nell’Ambito sanitario, necessita di un piano completo che rispetti tutte le esigenze territoriali, soprattutto dopo la mole di problemi riscontrati nell’ultimo decennio. È necessario uno studio attento che porti ad una proposta programmatica per la sanità lucana, che non sia certo motivo di scompenso o depotenziamento delle strutture.
Si pensi all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera che ha un potenziale attrattivo enorme e dovrebbe essere fonte di ispirazione e soprattutto potenziamento, così come tutta la rete ospedaliera e territoriale, perché tutti i territori hanno bisogno di avere garanzie ed hanno pari dignità e diritto alla salute. Le politiche cosiddette ospedalocentriche si sono dimostrate un fallimento e ricadere oggi nello stesso errore significherebbe mancare alla promessa fatta ai lucani che hanno auspicato il cambiamento. L’ospedale di Matera è un punto di riferimento per tutta la provincia – afferma il Presidente Zullino – e va potenziato!
Sono fiducioso sul futuro della riforma sanitaria, sulla quale gravano grandi responsabilità, a cui è doveroso conferire l’impegno della Lega, della Maggioranza e dell’intero Consiglio Regionale.
La Lega, che mi onoro di rappresentare in Consiglio, non voterà mai nessun Piano Socio Sanitario o Legge di riordino che vada in continuità con il precedente governo o che penalizzi ulteriormente i servizi sul territorio. È mio dovere rassicurare tutti i cittadini lucani che la riforma deve essere ancora elaborata, soprattutto per le difficoltà avute a causa dello stato emergenziale, che hanno messo in evidenza la necessità di dare il meritato valore a tutte quelle strutture che in passato sono state classificate, erroneamente, di minore importanza e che per troppo tempo sono state messe in disparte.
Una riflessione seria andrebbe fatta anche interloquendo con il Ministero della Sanità, sugli effetti del famoso DM-70.”