Il consigliere comunale materano Giovanni Scarola della lista civica “Scelgo Matera 2019” annuncia in una nota che è stato firmato il Decreto interministeriale (Ministero per lo Sviluppo Economico-Ministero Economia e Finanze) che garantisce le risorse per l’avvio della Zona Franca Urbana nella città di Matera. Di seguito la nota integrale.
Consigliere comunale Giovanni Scarola: “Zona Franca Urbana della Città di Matera finalmente operativa, disponibili le risorse.
Dopo un lungo percorso partito nel 2009, anno della delibera Cipe di istituzione delle 22 zone franche urbane, con cui nella Città di Matera è stata riconosciuta un’area, pari al 30% della superficie comunale ma in cui sono localizzate l’80% delle attività economiche, oggetto di defiscalizzazione, è stato registrato il decreto interministeriale (decreto attuativo (MISE-MEF) che dà attuazione alle 10 ZFU individuate dalla delibera CIPE del 2009 NON ricadenti in Ob. CONV. In base a quanto disposto dalla Legge di Stabilità 2016, le risorse finanziarie destinate dall’art. 22 bis del DL 66/2014 al finanziamento delle agevolazioni “Zone Franche urbane” vengono destinate alle sole 10 ZFU individuate dalla delibera CIPE n. 14 dell’8 maggio 2009 ricadenti nelle regioni NON comprese nell’obiettivo “Convergenza”:
1. Cagliari;
2. Iglesias;
3. Quartu Sant’Elena;
4. Campobasso;
5. Velletri;
6. Sora;
7. Pescara;
8. Ventimiglia;
9. Massa e Carrara (1 ZFU);
10. Matera.
Il decreto attuativo (al quale seguirà in tempi brevissimi) la pubblicazione degli avvisi, riguarda le risorse stanziate dalla Legge di stabilità 2016 pari a 30 milioni di euro circa. Le Zone Franche si riferiscono ad una zona geografica ben definita, nella quale le aziende esistenti e di nuova istituzione, che rispettano determinate caratteristiche, possono usufruire di notevoli agevolazioni in termini di tassazione dei redditi e di tassazione del costo del lavoro, con la finalità di sensibilizzare lo sviluppo locale, incentivando le assunzioni a tempo indeterminato e dando un po’ di ossigeno a zone molto depresse. Le zone furono individuate, come già indicato, dal CIPE (il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), sulla base di alcuni parametri quali l’estensione, il numero di imprese, il tasso medio di occupazione, il tasso di disoccupazione giovanile e molti altri. L’area franca urbana Matera, occorre ricordare, comprende la parte più sostanziale del tessuto produttivo della Città di Matera: l’area industriale di Serritello la Valle, i quartieri di Serra Rifusa, san Giacomo, via Gravina fino ai due Paip, il Borgo e l’Area Industriale la Martella. Le agevolazioni si sostanziano in esenzione dalla tassazione del reddito per i primi 5 anni, esenzione dal versamento contributivo per i primi 5 anni per gli assunti a tempo indeterminato e esenzione dall’IMU nel limite delle risorse stanziate. Dopo un’iter durato 5 anni finalmente nel 2014 il Ministero emanò gli avvisi per il finanziamento escludendo però le città situate in regioni fuori obiettivo convergenza. Matera fu quindi esclusa. Inizio quindi un serrato confronto con il Ministero dello Sviluppo economico, coordinato anche dall’Anci , con cui ad ottobre 2014 finalmente, con la legge 89/2014, le città escluse dall’avviso 2014 sono state riammesse alla possibilità di finanziamento delle loro aree franche grazie allo stanziamento previsto nel D.L.66/2014. Oggi viene premiato un duro lavoro svolto nel corso nel 2014,all’epoca mi fu assegnata la delega alle attività produttive nella governo comunale guidato dal Sindaco sen. Adduce, che ha trovato anche nella legge di Stabilità 2016 accolta l’ulteriore richiesta con cui si chiedeva con le risorse del D.L. 66/2014 fossero destinate alle sole aree franche escluse dall’avviso 2014. Le risorse saranno immediatamente usufruibili con richiesta telematica dalle aziende sull’avviso che il MISE emetterà ed attivazione , da parte dell’Agenzia delle entrate , del codice con cui beneficiare del credito d’imposta assegnato. Chiudo ricordando anche il lavoro svolto dal sen. Buccico, quando sotto il suo sindacato, fu identificata l’area “sensibile e svantaggiata”, perimetro dell’area franca della città di Matera. Occorre ora, dopo le risorse 2018, avviare il dialogo con il MEF per recuperare dalla perenzione anche i 100.000.000,00 di euro stanziati dal Cipe con le delibera del 2009e ancora “dormienti” nel bilancio dello Stato.