Vito Sasso, consigliere comunale di Matera della lista civica Lavoro e Sviluppo, ha inviato una lettera al nuovo Vescovo della diocesi di Matera-Irsina Monsignor Caiazzo. Di seguito il testo integrale inviato anche alla nostra redazione.
A Sua Eccellenza Reverendissima, Monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo di Matera-Irsina
Sua Eccellenza Reverendissima, colgo l’occasione della sua visita in data odierna presso il palazzo di città per farle innanzitutto i miei più cari ed affettuosi auguri. Non la conosco personalmente, ma ho sentito parlare molto bene di Lei e sono sicuro che la collettività materana, con la sua tipica semplicità e devozione, saprà accoglierLa come merita.
Durante il suo discorso, Lei ha paragonato la casa comunale “Domus” al Duomo specificando che sono due realtà che devono collaborare perché in mezzo c’è la piazza. Sono parole che mi sono piaciute molto, e che mai come in questo momento storico sono così vere. Prendo quindi spunto da queste parole per portare alla Sua attenzione un problema che sta preoccupando le nostre guide turistiche, già sollevato da trasmissioni locali. Saprà infatti che all’interno del Duomo di Matera, per ordine della Curia, non è possibile effettuare visite guidate. Questo oltre ad essere in controtendenza con tutti i luoghi di culto presenti sul territorio nazionale, è un vero peccato in quanto non dà la possibilità ai numerosissimi turisti di poter godere appieno, con le opportune e necessarie spiegazioni, della bellezza della cattedrale di Matera appena restaurata.
Tale divieto determina anche un imbarazzo delle numerose guide autorizzate, che devono spiegare ai turisti, perché non possono svolgere il proprio lavoro all’interno del Duomo.
Risulta infine, e questo qualora fosse vero sarebbe ancora più grave, che la Curia avrebbe permesso la guida all’interno della Cattedrale solamente ad una cooperativa. La prego pertanto, a nome delle guide turistiche di Matera e non solo, di fare in modo che le visite guidate all’interno della cattedrale vengano sì regolamentate ma non vietate. Le auguro un buon lavoro ed un inizio di cammino “in comune”.