Consiglieri comunali “Cristianamente riprendiamo a dialogare”: “Bambini fino a 6 anni ignorati a Tricarico, senza asilo nido e mensa scolastica”. Di seguito la nota integrale.
I consiglieri del gruppo “Cristianamente riprendiamo a dialogare” hanno presentato in data odierna nota formale agli organi politici e gestionali del comune di Tricarico per conoscere quali sono le cause che, ad oggi, impediscono la attivazione dei servizi di asilo nido e mensa scolastica.
A tal proposito i consiglieri sottolineano come, alla loro interrogazione in merito, presentata al consiglio comunale del 14 luglio 2020, il sindaco ha risposto dopo 70 giorni, e non i 30 regolamentari, il giorno successivo all’inizio del nuovo anno scolastico, dichiarando che “Poiché è altrettanto nota la volontà di migliorare i servizi quali asilo nido e mensa scolastica, di intesa con la cooperativa che gestisce gli stessi, in questi mesi si è lavorato alle riaperture che avverranno nel pieno rispetto del Protocollo regionale di regolamentazione….”.
E invece, a due mesi circa dall’avvio del nuovo anno scolastico, la volontà di migliorare i servizi di nido e mensa si è palesata in una mancata erogazione degli stessi: l’asilo nido comunale è praticamente chiuso senza soluzione di continuità dal 5 marzo 2020; il servizio mensa scolastica non è stato mai attivato. E poco incide l’intervenuta ordinanza del Presidente della Regione che dispone la sospensione delle attività didattica in presenza, per le scuole primaria e secondaria di primo grado, a far data dal 17 novembre e fino al 3 dicembre prossimo.Eppure risulta che in quasi tutti i comuni lucani, anche quelli viciniori a Tricarico, il servizio di mensa scolastico è stato avviato da diverse settimane, consentendo così agli alunni, fino a ieri, di usufruire dell’intero tempo scuola e di svolgere tutte le attività.
Invece a Tricarico dal 24 settembre la scuola dell’infanzia, lasciata aperta dalla ordinanza Bardi, è articolata con unariduzione del servizio e delle attività didattico-educative ad esso connesse, poiché la frequenza avviene su un orario ridotto, dalle h. 8.30 alle h. 13.30, invece che fino alla h. 16.30,ì; sempre dal 24 settembre e fino a ieri con la didattica in presenza gli alunni della scuola primaria hanno subito una decurtazione dell’orario delle lezioni ingiustificabile e ancor più irrecuperabile.
Tutto ciò comporta anche per le famiglie coinvolte una serie di problematiche non sempre risolvibili in modo adeguato, spesso con ulteriore aggravio di spesa per i genitori, dovendosi procedere o ad assentarsi dal lavoro o a ricorrere ad altre figure per l’accudimento dei figli.
Inparticolarela mancata apertura dell’asilo nido, servizio a domanda individuale ma essenziale in una piccola comunità, sia sotto il profilo della socialità per i bimbi da zero a tre anni, sia per sostenere la natalità, poco si concilia con la “particolare attenzione ai più piccoli che frequentano l’asilo nido comunale” dal Sindaco sottolineata nella nota di cui sopra. Risulta che per quest’anno le richieste di iscrizione sono considerevoli e pertanto appare incomprensibile il permanere di questo stato di mancata attivazione del servizio oltre che di assoluta mancanza di risposte ai cittadini interessati.
L’auspicio e l’invito ulteriore rivolto dai consiglieri del gruppo C.R.D. agli amministratori ed ai dirigenti preposti è quello di procedere in maniera celere a restituire alle famiglie tricaricesi la possibilità di usufruire di servizi essenziali, ricordando che il servizio della mensa rientra, per la scuola primaria, nell’orario curricolare e dunque nell’obbligo scolastico, e che l’ordinanza di Bardi è in vigore fino al 3 dicembre.
Nov 18