Consiglieri comunali di Potenza Bianca Andretta, Angela Blasi, Roberto Falotico, Angela Fuggetta e Vincenzo Telesca: “Mense scolastiche, nulla di fatto”. Di seguito la nota integrale.
A distanza di giorni, nulla si è mosso sulla questione mense, non è stata trovata alcuna soluzione e nessuna informazione è stata trasferita alle famiglie.
All’esito dell’incontro del 20 settembre, il Sindaco e l’Assessora avevano preso l’impegno di chiedere alla ditta fornitrice di consentire alle famiglie, in sede di iscrizione, di anticipare il costo dei pasti in misura inferiore al minimo obbligatorio.
Le uniche conseguenze sono state quelle di costringere alcune famiglie ad effettuare comunque l’iscrizione, anticipando il costo di tutti i pasti ed altre a non iscrivere i propri figli a mensa. Conseguenze assolutamente prevedibili ed evitabili.
L’Amministrazione Guarente non ha ancora fatto nulla se non paventare soluzioni che trovano spazio solo in annunci in previsione di incontri con associazioni di consumatori e famiglie. Stiamo denunciando tutto questo da tempo, presentando già nel mese di febbraio una serie di emendamenti e soluzioni.
Questa Amministrazione resta cieca e lontana dalle problematiche della città e di chi la vive.
Si sarebbero potute liberare risorse, reintrodurre la differenziazione tra tipologie di pasto (pasto piccolo, medio e grande), prevedendo così un costo diverso a seconda della quantità somministrata.
Non si è fatto nulla a tempo debito e tantomeno oggi.
Siamo convinte, come opposizione, che nelle pieghe del bilancio ci siano le risorse e che l’Assessora Sagarese affermando che il prezzo del pasto non possa essere determinabile dall’amministrazione dovrebbe spiegarne le motivazioni.
Motivazioni che nascono da una mancata emanazione del bando di gara e dalla scelta di prorogare il servizio, mantenendo quindi le tariffe stabilite con il concessionario precedentemente.
Si rimandano gli incontri con i diretti interessati e con loro si rimandano le soluzioni e soprattutto la commissione competente non viene aggiornata come sarebbe opportuno avvenisse.
L’approssimazione è deleteria sempre, figuriamoci per una città ferma ed immobile.