Consiglieri comunali Maiuri, Ligorio, Marrese, Celsi e Modarelli attaccano l’Amministrazione Bianco a Policoro: “Infantilismo e mediocrità siedono a Palazzo di Città”. Di seguito la nota integrale.
I consiglieri comunali di Policoro Giuseppe Maiuri, Vincenzo Ligorio, Gianluca Marrese, Valentina Celsi e
Gianluca Modarelli in una nota spiegano la scelta di abbandonare l’aula nell’ultima seduta del Consiglio Comunale che si è svolto nella mattinata di sabato 27 maggio. Di seguito la nota integrale.
Durissima la reazione della minoranza in consiglio a Policoro che nella riunita assise di Sabato 27 Maggio ha addirittura abbandonato l’aula in segno di protesta e disapprovazione rispetto alle sistematiche cadute di stile del consigliere Leone, già sindaco della cittadina jonica dal 2012 al 2017 ed attuale consigliere regionale recentemente defenestrato anche dal Governatore Bardi dalla carica assessorile con deleghe alla Sanità ed alle politiche sociali. Leone, lamentano i consiglieri comunali, è troppo spesso inadeguato nei toni e nei contenuti.
Abbandonare i lavori del Consiglio comunale é stato un gesto estremo –dichiarano i consiglieri- che si è reso necessario per bloccare il disordine ed il livore che stanno diventando la cifra distintiva delle assisi comunali.
Le minoranze vengono sistematicamente interrotte, dal Presidente del consiglio Antonello Lauria non più organo terzo ma funzionale ormai alla sola maggioranza, pur essendo stato eletto all’unanimità, al punto che sta diventando difficile esprimere un compiuto ragionamento politico ed amministrativo. Le sovrapposizioni delle voci, che pure farebbero parte – in alcuni casi- del normale confronto dialettico quando questo si accende, le urla, la personalizzazione esasperata, le “battute” e gli atteggiamenti aggressivi ed ostili ledono la dignità del Consiglio tutto e della Città. Una Città oggi sporca, a lume di candela, invasa da erbacce e scarsamente sicura: Criticità queste che generano aspre critiche e malcontento anche da parte dei loro stessi elettori ed addirittura candidati.
Non è accettabile né utile che la libera espressione di un ragionamento finisca immancabilmente con accuse infantili, sterili, autoassoluzioni e, nuovamente da parte del già noto Leone, con metafore dal sapore decisamente e tristemente sessista.
Abbiamo dato disponibilità a una collaborazione seria e costruttiva con il Sindaco Bianco e con l’amministrazione tutta, abbiamo tentato di fare una opposizione pacata e democratica, non ciecamente incuneata nei ruoli, ma concreta e propositiva. Evidentemente l’amministrazione Bianco non è abbastanza matura per questo approccio.
Ci aspettiamo, la Città si aspetta, pubbliche scuse al fine di ristabilire un clima di adeguato rispetto e sano confronto democratico.