Consiglieri comunali Pascale e Bochicchio (Patto per Grassano): “Sindaco Luberto penalizza commercianti e artigiani” Di seguito la nota integrale.
Il Sindaco Luberto vuole “curare” gli immobili comunali con i soldi destinati a commercianti e artigiani. Il Ministero degli Interni ha assegnato al Comune di Grassano un contributo di euro 176.540,00 per sostenere le attività commerciali e artigianali e per interventi a carattere sociale legate all’emergenza epidemiologica dovuta al Covid 19. Il Sindaco Luberto e tutta l’Amministrazione hanno pensato bene di modificare l’utilizzo di queste somme destinando con la delibera N.33 del 29-04-2021 euro 70.000 alla sistemazione degli immobili comunali.
Decisione davvero incomprensibile e, a nostro parere, ingiustificabile in un momento cosi difficile per tutte le attività commerciali e artigianali che dal oltre un anno sono costrette a chiusure forzate (senza adeguati ristori da parte dello Stato) e con i relativi fatturati ormai azzerati. Stesso discorso vale per le tante situazioni di criticità sociale che la pandemia ha generato, in molti hanno perso il posto di lavoro e hanno serie difficoltà economiche. Probabilmente, il Sindaco Luberto, essendo un dipendente pubblico non
percepisce i disagi economici di queste categorie pensando invece che il Covid abbia contagiato gli immobili comunali che quindi vanno “curati” con un vaccino che costa 70000 euro. Tutto questo è davvero assurdo e ancora peggio se l’idea è di colui il quale in campagna elettorale sosteneva di essere “uno di noi, il Sindaco tra la gente, per la gente e con la gente”. Noi consiglieri di “Patto per Grassano” crediamo invece sia giusto destinare l’intera somma a sostegno di tutte le attività del nostro paese e garantire un contributo
a tutte quelle famiglie che si trovano in difficoltà economica a causa del Covid. Suggeriamo al Sindaco e a tutta l’Amministrazione di impegnarsi a stilare celermente un regolamento che disciplini la ripartizione e l’assegnazione di questi contributi stanziati appositamente per l’emergenza sanitaria e che rappresentano una piccola “boccata di ossigeno” per queste categorie.