Consiglieri regionali, Gianni Perrino, Carmela Carlucci e Gianni Leggieri del Movimento 5 Stelle: “Ancora lotta tra bande nel centrodestra lucano: gli elettori si facciano sentire nei confronti dei loro rappresentanti, non bastano i babysitters mandati da Roma”. Di seguito la nota integrale.
La maggioranza di centrodestra, se così possiamo chiamarla, ha dato l’ennesimo saggio di sciatteria di questa disgraziata legislatura. Più che un Consiglio Regionale, la massima assise è diventata a tutti gli effetti un ring sul quale far valere miseramente il proprio consenso personale. Un’istituzione che è malata a tutti gli effetti: la puerile querelle all’interno dell’Ufficio di Presidenza tra presidente e vicepresidente è uno dei sintomi di questa malattia.
Ieri, quando sembrava che tutto stesse procedendo in maniera regolare, sono partiti i primi fortissimi dolori di pancia nel momento in cui Zullino ha chiesto di anticipare la votazione sulla sua pdl “omnibus”. Una pdl che concentra una serie di norme e marchette in vari ambiti, tra i quali spunta anche la gestione del consorzio di bonifica regionale e l’eventuale rimozione del suo amministratore unico. Evidentemente in quel polpettone chiamato Lega non si è d’accordo sull’operato di Giuseppe Musacchio, che da anni gestisce incontrastato e col beneplacito trasversale di centrodestra e centrosinistra tutte le attività del consorzio di bonifica.
Nelle prossime settimane il fronte della battaglia si sposterà sicuramente sulla composizione delle commissioni consiliari permanenti. Bardi, irretito dalle querelle dell’ufficio di presidenza, ha già chiamato in causa i babysitters nazionali per cercare di riportare un pò di ordine nell’asilo Mariuccia della maggioranza.
Questa verrà ricordata come una delle peggiori legislature della storia della Regione Basilicata. Restano poco più di due anni, ma di questo passo sarà un vero e proprio calvario per questa sfortunata regione. Ci appelliamo agli elettori di quei consiglieri che tanto si stanno prodigando per umiliare questa istituzione: fate sentire la vostra voce perché i vostri rappresentanti non stanno facendo in alcun modo il loro dovere.