Consiglieri regionali Carlucci, Leggieri e Perrino (M5s): “Guerra tra bande all’interno della maggioranza Bardi. Siamo solo all’inizio”. Di seguito la nota integrale.
Non arrivano segnali incoraggianti dalla maggioranza del governo regionale. I fatti degli ultimi giorni si commentano da soli: manca una visione comune sulle strategie di rilancio del territorio regionale e le varie componenti politiche a sostegno del governatore Bardi si muovono a ruota libera, sono sempre più delle schegge impazzite. L’esempio più eclatante? La questione dell’aumento dei canoni delle acque minerali: un vero e proprio cortocircuito politico in Via Verrastro. La Lega cerca di alleggerire l’ammontare dei canoni delle acque minerali, senza tener conto delle ricadute per i territori e per chi vi abita. Tutto ciò sulla sulla scia ddi quanto fatto di recente con i gestori di slot machines. Forza Italia, dal canto suo, cerca di far valere il suo peso per poter eventualmente chiedere il conto su passaggi come quello dell’annunciata riforma sanitaria. Il risultato una bega pericolosa sulla pelle dei lucani.
Proprio sulla sanità potrebbero scoppiare altre tensioni nelle prossime settimane. Le visioni si scontrano nel centrodestra. Ne abbiamo avuto prova qualche giorno fa durante l’ultima seduta del Consiglio regionale. Il consigliere Zullino ha inveito duramente contro i colleghi di maggioranza Coviello e Cupparo, scambiando l’aula per una curva da stadio (è solo un eufemismo).
La diffusione della bozza della riforma sanitaria regionale è parsa subito come un test per sondare gli umori dei vari professionisti o aspiranti tali della politica. Già si intravedono le spinte ultracampanilistiche di quegli esponenti che vogliono ‘portare a casa’ qualcosa in vista delle prossime elezioni amministrative.
Dopo l’emergenza sanitaria, i cittadini si trovano di fronte ad una vera e propria emergenza politico-amministrativa che non offre nulla di buono all’orizzonte. Il generale Bardi fatica a tenere unite le truppe e nemmeno le cabine di regia con a capo i vari ras di partito sembrano avere efficacia sull’azione di governo. Il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, arranca nel mantenere la bussola sui lavori consiliari ed il capogruppo leghista, Tommaso Coviello, appare essere in difficoltà nel tentativo di mettere pezze a tanta approssimazione. Le tensioni con il collega leghista Zullino lo dimostrano chiaramente. Questo ultimo vuole essere sempre più protagonista con il sostegno incondizionato della fida Assessora Donatella Merra.
Nel frattempo, è stata cancellata la prossima seduta della IV Commissione consiliare e si vocifera su un possibile consiglio straordinario. Non è dato conoscere il carattere di straordinarietà dell’eventuale seduta, ma ci auguriamo che Bardi e la sua Giunta si degnino di essere presenti e che i lavori non si trasformino nell’ennesima zuffa tra bande col triste epilogo della mancanza del numero legale.
I lucani ormai si sono rassegnati al fatto che nulla è cambiato rispetto agli anni precedenti. A questo punto della notte basterebbero un po’ di serietà e responsabilità. Concetti, spiace dirlo, che sembrano non far parte dell’attuale maggioranza di via Verrastro. Il centrodestra è ancora troppo concentrato sull’assegnazione di poltrone nuove e rivestite, come quelle dei due possibili futuri Sottosegretari, che dovrebbero affiancare Bardi. Le ultime indicazioni prima che si svuoti pure il quartier generale di Via del Plebiscito a Roma.