Consiglieri regionali Carlucci, Leggieri e Perrino (M5s): “L’infermiere di comunità impantanato nei ritardi dell’amministrazione regionale”. Di seguito la nota integrale.
È trascorso quasi un anno dall’inizio della pandemia e purtroppo il sistema sanitario continua a mostrare i propri limiti e le numerose debolezze. Il protrarsi dell’emergenza, poi, rende complicato qualsiasi intervento per migliorare la situazione e se ci aggiungiamo la lentezza endemica della pubblica amministrazione, è obiettivamente difficile scorgere la luce in fondo al tunnel.
È stato detto in tutti i modi che la sanità di prossimità necessita di essere potenziata, a prescindere dal completamento della campagna di vaccinazione.
Una delle iniziative messe in campo dal governo uscente attraverso il D.L. 34 del 19/05/2020 riguarda l’introduzione dell’Infermiere di Famiglia o Comunità al fine di rafforzare i Servizi Infermieristici sul territorio. Lo stesso Patto per la Salute 2019/2021 ha sancito un notevole incremento delle risorse destinate alla Sanità e nella Conferenza delle Regioni del 10/09/2020 recante le “Linee d’indirizzo di Infermiere di Famiglia /Comunità Ex. Legge n.77 del 17/07/2020 sono state definite le linee guida ed i parametri di riferimento per l’assistenza territoriale.
La Regione Basilicata, dal canto suo, si è mossa con l’approvazione della DGR nr. 434 del 2/07/2020 concernente “Art .1 del D.L.. 34 del 19/05/2020 – Approvazione del programma operativo regionale in materia di assistenza territoriale”. Con la delibera sono stati ripartiti fondi per ASP e ASM per gli anni 2020 e 2021 con la contestuale richiesta alle due aziende territoriali di produrre ed inviare al Dipartimento Politiche della persona la propria specifica progettualità attuativa del programma regionale.
A quanto ci risulta, l’ASM ha provveduto ad approvare un progetto denominato “Introduzione Infermiere di Famiglia/Comunità” ex art. 1 comma 5 del D.L. 34 del 19/05/2020: lo si evince dalla deliberazione del Direttore Generale n. 16 del 16/01/2021. Tuttavia dal giorno dell’approvazione non sembra esserci stato alcun segnale da parte dell’assessore competente.
Visto lo stallo e l’importanza della materia abbiamo ritenuto opportuno depositare un’interrogazione per conoscere quali saranno gli esiti del progetto e come verrà concretizzata la delibera di giunta approvata nei mesi scorsi. La giunta Bardi si impegni a dare qualche segnale concreto al territorio piuttosto che stare a giocare con le alchimie politiche all’interno della sua maggioranza ballerina.