Consiglieri regionali Gianni Perrino, Gianni Leggieri e Carmela Carlucci del Movimento 5 Stelle: “Le spaccature nel centrodestra e la bulimia sfacciata del centrosinistra”. Di seguito la nota integrale.
Si è tenuta ieri l’elezione dei delegati regionali che andranno a Roma per contribuire all’elezione del Presidente della Repubblica: a rappresentare la Basilicata vi saranno Bardi, Cicala e Cifarelli. Il M5S, estraneo a qualsiasi logica di compromesso, ha puntato unicamente sul nome del consigliere Perrino.
Non sono mancate le sorprese, anzi, si è avuta l’ennesima conferma di una maggioranza fortemente spaccata al suo interno. Difatti, non vi è stata unanimità sul nome del Presidente del Consiglio Cicala che è stato praticamente sconfessato dal gruppo di Forza Italia che ha fatto convergere i propri voti sul consigliere Piro. Quest’ultimo ha ottenuto ulteriori voti da qualche amico del centrosinistra. Altro aspetto di non poco conto è stato quel voto di centrodestra a sostegno del candidato della minoranza Cifarelli.
Auguriamo ai delegati buon lavoro nella speranza che si raggiunga il consenso più unanime possibile sulla scelta della prima carica dello Stato, con l’auspicio che si tratti di una figura di alto profilo.
Tuttavia non possiamo non commentare la nota che il centrosinistra regionale ha diffuso nella serata di ieri. Capiamo il peso numerico della coalizione (pur essendosi questa trasformata nel corso di questi anni), ma non possiamo affatto tollerare la bulimia sfacciata nel pretendere con tanta nonchalance postazioni nei futuri assetti dell’Ufficio di Presidenza e nella composizione delle Commissioni.
Se questi sono i modi e i termini per proporre un’alternativa al centrodestra regionale allora più di qualcuno dovrebbe farsi un serio esame di coscienza. Questo modo di fare e di agire sarebbe semplicemente pura continuità di quelle che sono state le stagioni politiche degli ultimi decenni. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Alla luce di questi comportamenti così spudorati, è francamente complicato vedere in questo centrosinistra regionale l’alternativa al disastroso corso targato Bardi.