Condividiamo le criticità e le preoccupazioni espresse dalle associazioni datoriali sull’Avviso pubblico “Piano di Sviluppo attraverso mini pacchetti integrati di agevolazione (MINI PIA 2024)” e ne chiediamo il ritiro per una rapida revisione. E’ quanto dichiara i Consiglieri Regionali del PD Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza e Piero Marrese.
Il bando ha avuto una lunghissima gestazione con innumerevoli incontri di presentazione, molti “senzadubbiamente” di natura squisitamente elettorale, che hanno sortito legittime ed enormi attese nel mondo imprenditoriale, purtroppo puntualmente penalizzate per responsabilità esclusivamente politiche.
Si rende necessaria la riapertura del tavolo di concertazione, continuano i dirigenti del Partito Democratico, per evitare che alcuni settori ed imprese partecipino all’avviso per poi neanche essere valutati, rendendo l’unico avviso pubblico per lo sviluppo industriale ed imprenditoriale della Basilicata dopo 5 anni di governo del centrodestra lucano, anziché in una opportunità in un aggravio di costi per il mondo imprenditoriale.
“La completa assenza del Presidente Bardi dalle politiche di sviluppo della Basilicata non può più essere sottaciuto e ci auguriamo che il mondo imprenditoriale continui a far sentire la propria autorevole voce con la giusta nettezza, perché non è più possibile assistere all’uso distorto delle risorse per l’ammodernamento e lo sviluppo delle imprese in Basilicata in bonus elettorali o per ripianare settori che nulla hanno a che fare con le politiche di sviluppo. 5 anni senza un avviso pubblico per partorire un simile e roboante disastro sono la cartina al tornasole dell’assenza di visione. Per il bene della nostra comunità e per i nostri giovani auspichiamo un cambio di passo che, a questo punto, deve essere preteso innanzitutto da coloro che si sentono spoliati dalle risorse, ovvero le imprese”.
Al sonnolento Presidente Bardi chiediamo: a quando nomina la nuova giunta regionale? I suoi problemi politici non devono fermare la Basilicata, concludono Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza e Piero Marrese.