Non può cadere nel vuoto l’appello di Fp CGIL, CISL Fp e UIL Fpl che chiedevano a Bardi di posticipare le prove concorsuali relative al concorso pubblico per titoli ed esami per il reclutamento di 18 unità di personale dirigenziale della Regione Basilicata. E’ quanto sostengono i Consiglieri regionali del Partito Democratico Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza e Piero Marrese.
In assenza di Governo regionale è quanto meno sospetta, infatti, l’accelerazione impressa in questa fase di vuoto politico, ad un concorso bandito nel 2022 e “dormiente” praticamente da due anni.
Che la Regione abbia necessità di rafforzare la propria macchina amministrativa dopo anni di esodo per pensionamento è sotto gli occhi di tutti, proseguono i tre Consiglieri Dem, ma convocare i partecipanti in piena estate, con soli 15 giorni di preavviso, e concentrare addirittura due prove scritte nella stessa giornata ci sembra davvero una forzatura eccessiva che penalizza tutti i partecipanti e soprattutto i funzionari già dipendenti della Regione o di altri Enti pubblici che devono conciliare il lavoro con le esigenze di preparazione agli esami. Questa scelta penalizza la partecipazione ed in molti potrebbero decidere di rinunciare al concorso limitando così la possibilità di nominare nuovi dirigenti dentro una platea più competitiva e quindi maggiormente qualificata.
Siamo sicuri che non sfugge a Bardi la necessità di disporre di uffici più efficienti e più efficaci, soprattutto in virtù della gestione dei fondi della nuova programmazione; ed in quest’ottica il concorso regionale per dirigenti è l’occasione per una corretta valorizzazione del personale interno per dare una spinta maggiore a spendere meglio e più rapidamente le risorse.
Reiteriamo pertanto la richiesta dei sindacati di spostare le date delle prove al rientro dopo le ferie estive, altrimenti una domanda sorge spontanea: cui prodest? Lo scopriremo all’esito delle prove.
Giu 28