Consiglieri regionali Gianni Perrino e Gianni Leggieri del Movimento 5 Stelle: “Autonomia differenziata e centrodestra lucano: un mix letale per il futuro di questa regione”. Di seguito la nota integrale.
L’abbiamo ribadito in aula ieri: probabilmente l’aula consiliare di via Verrastro non ha mai visto uno spettacolo più indecente di quello che viene regolarmente proposto da Bardi e la sua maggioranza.
Nemmeno di fronte ad una discussione seria come quella sull’autonomia differenziata si è avuta la decenza di mantenere il numero legale. Il provvedimento proposto dalla Lega e licenziato dal Consiglio dei Ministri ha suscitato grosse perplessità su vari fronti. Pensare che a trattare col governo ci sarà il Presidente Bardi fa davvero tremare i polsi. Quello stesso Presidente che ieri ha ignorato la discussione per poi abbandonarla miseramente.
Un centrodestra che affronta in maniera superficiale la grave minaccia rappresentata dal progetto di autonomia differenziata e che tutto ad un tratto dimentica il livello di arretratezza in cui versa l’intera regione. Bardi e il suo stuolo di incoscienti sono veramente convinti che questo progetto faccia al caso della nostra regione? Sono consapevoli del gap tra la nostra regione e tutto il resto d’Italia oppure pensano di poter prendere in giro i lucani sbandierando la solita mancetta del bonus gas?
Avremmo voluto impegnare il Presidente della Regione affinché si battesse per evitare l’ennesimo scippo a favore delle regioni più competitive, ma Bardi e tanti altri della maggioranza hanno preferito darsela a gambe.
Uno spettacolo penoso che ha avuto come testimoni un gruppo di lavoratori forestali S.A.A.A.P. impegnati nei progetti del Consorzio di Bonifica, i quali erano venuti ad assistere al Consiglio per cercare un’interlocuzione con l’esecutivo al fine di esporre la loro situazione delicata. Il solito incommentabile Cicala ha preferito ignorare le loro istanze e lasciarli nel limbo a godersi il penoso spettacolo della maggioranza.
L’autonomia differenziata per la Basilicata sarebbe un vero e proprio salto nel buio. Questa prospettiva si rafforza prendendo atto della scelleratezza dei personaggi che la stanno guidando politicamente. Probabilmente nei prossimi mesi qualcuno si ricrederà. Nel frattempo invitiamo l’eccitatissimo Bardi e la sua maggioranza a rimanere con i piedi per terra ed a guardare alla quotidianità fatta di spopolamento, di una sanità alla deriva, di infrastrutture da terzo mondo e bombe sociali pronte ad esplodere da un minuto all’altro.